Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955

accordare loro la preferenza e, se fosse il caso di ravvedersi deJJa pro– pria scelta, la libertà riprende i suoi diritti ed impone ]e sue responsa– bilità. Se una città, o un paese divisi in due settori, l'uno liberale, l'altro co. munista, accordasse ad ogni abitante ll diritto <li stabilirsi a sua scelta qui o là, con Ja sua famiglia ed i suoi beni, pronto ad optare di nuo– vo alla fine di un dato tempo più o meno lungo, questo regime forni– rebbe Ja rudimentale e grossolana imagine della tolleranza pratica ne– cessaria a ogni esperienza sociale va– Jida 1 • Supponiamo, ora, invece dei due settori\ una pluralità, od anche in– finità di realizzazioni sperimentali differenti, che riflettono le aspira– zioni e vocazioni particolari dei lo– ro promotori, e formate con un con– tratto sulla base dei patti interindi– viduali denunciahiJ.i o modificabili a piacere deHe parti, in condizioni ben determinate e - solo allora - avremo le condizioni preliminari ne– cessarie a una medicina delle socfo– tà umane. Ci sarà in quel caso, - e le « collettività » di Spagna e d'J. sraele furono forse a -,questo riguar- 1 DiBgrHiatnmente, oggi, è relativamente facile, abbandonare il mondo o: borghe1e » per qualche pelle~rinauio turistioo ed ideo• logico nei paesi del « proletariato •· t mo). to meno (acile realizzare l'opzione contra· ria. Si potrebbe anche credere che il St:t• tore comuni11a, in ca.so di realiuazione del principio dei vasi comUJtieanLi, ai vuo1ereb– be rapidamente, sia della Bua popolazione, sia del contenuto (croce e terrori1ta deJle sue leggi, mentre il settore Cl libero » sa– rebbe obbligato, davanti a1l'afllusso degli e• migranti « ad irrigidirsi e a burocratizzarsi fino all'equilibrio » idrostatioo o osmotico. 562 do clei precur:,ori incoscienti qualche cosa di confrontabile, sul piano sociologico a quello che è sul piano delle scienze biologiche il me– todo dei tentativi sistematici guidati dall'intuizione, applicati da un con– testo ben determinàto e controHati da un confronto im1rnrziale dei cri– teri con i risultati. In altri teimini, incomincerebbe a prender corpo una medicina sperimentale delle società umane. A partire da queste cono– scenze, un orientatore sociale po– trebbe consigliare per esempio a un individuo che presenti un dato ca– rattere, .fissato su un dato tempera– mento, di provare talune forme di convivenza e di cooperazione piut– tosto che tal'altre, e constatare in se– guito se l'interessato ottiene effetti– vamente ]e sodisfazioni che egli do– manda, e se mette in molo Je aspi– razioni di cui è coscient.e. Fino a quel momento, io credo al. la vanità di tutto quello che si chia– ma a torto « ]'esperienza storica». Che essa rivesla le forme della coo– SCC\'azione, del compromesso o del– la rivoluzione brusca; che abbia per motore il dispotismo più o meno il– luminato di un << ti.ranno filosofo», la dittatura di una élite organizza– la in chiesa, casta o partito. l'istin- 10 gregario di una massa che si e– sprime senza freni con l'azione di– retta, oppure ancora che 1a pretesa « volontà » generale (incarnata neJ plebiscito, il referendum, la legisla– zione popolare o il sistema rappre– sent.ativo); che essa sia fo6ne con– trollata dall'aulo-critica di un pote. re autocratico, dal gioco sapiente dei Concilii e dei Conclavi, dai. di– scorsi dei ,demagoghi, dall'istitu~o Gallup o da11a futura televisione dei

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