Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

~u;i:,i che la rivoluzione bisogna provocarla, uoi facemmo 11110 •li provoca– zione. Non dico già che nel fondo dei noslri cuori non si annidasse la spe– ranza di cose maggiori; siamo nature troppo meridionali 1>crchè l'indigna– zione non ci trasporti un po' nelle sue uli - mn la banda ha la sua ragione di essere, il suo scopo de1ermina10 al di tuori di quesle speranze. In ogni modo una banda è come un tizzo ardente git1ato ·in mezzo ad un ammasso pii, o meno combustibile: se il (noco piglia. allora è l'incendio: se no il tizzo si spegne, ma il combustibile sarà diventato un pò piìa atto all'jn. ccndio che prima. Ciò non oslanle le nostre condizioni cli successo erano, o meglio sa1·eb– bt•ro siate seuza il tradimento, 1nolto 1naggiori di quello che tu sembri credere. Noi non ci dirigevamo a Roma piì1 che a Pekino, non ,n·cvamo punto di ritirata, nè base <li operazione; e ciò perchè noi non eravamo 111.1 corpo di spedizione che ha in sè gli elementi mìli1ari accessorii nll"attucco cd :tlla difesa e che può agire militarmente e <lo.s~. Noi eral'amo una banda d'insorli destinata a provocare l'insurrezione ,. che non può e non deve contare che sull'eco che può trovare nelle popo– lazioni. Noslro obiettivo non •poteva essere una cillit o l'altra: noi do,·e• vamo cercare di aggirarci nelle campagne il pili lungo tempo pos.iiibile, pre– dicando la guerra, eccitando al brigantaggio sociale, occupando i pic;coli comuni per lasciarli dopo compiutovi quelli alti rivoluzionarli che ci &a• rehbe Slato possibile; e a,•anzare da <Jtiel.luparie ove la nostra presenza si sarebbe manifestata pili utile. Avevamo scelto non già Bene,•ento (la banda è stata dcli.a di Bene– vento, 1>erchè là si foce il processo) ma il Matese perchè è una giogaia che si trova al centro dei sistema di monti del mezzogiorno, atta per la su;1 strullura alla guerra d,i banda, abitata da una popolazione b11ttagliera che dette un contingente Cor1issimo al brigantaggio che credevamo e crediamo disflOSla a ricominciare. Non r>ermcuendoci i nostri mezzi di fare viaggi replic11ti in altri siti 1>illlontani, come per esempio gli Abbruzzi o le CaJabrie, scegliemmo il l\fa1ese che non si trova moho lontano du Napoli, da tlove organizzavamo il movimento, e dove si organizzavano altri tentuth·i, ,•cnu1i meno poscia per lo scoraggiamento prodotto dall'arresto della banda. Scegliemmo il Malese infine 1>erchè contavamo sopra uomini molto CO· nosciuti in <1ueisili e pratiejssimi dei luoghj per HCr fallo ehi il brigante, ehi il milite contro il briganlaggo, chi per esercitare la profeS$ionc di cac• ciatorc in (Juei monti. Anemmo dovuto essere circa 100 (cento) persone; avevamo, è vero, dei pessimi fucili, poichè i mczzj ci avevano impediti d,i procurarcene dei mi;.diori; ma avevamo messo insieme munizioni sutficienli, non<'hè 111111• I,· allrf' cose necessarie llCr lener Jn campagnu. Di viveri nf' a,,,.wmno pr"~1.:1. rnti per due o tre giorni. cd ave,•amo di lliì1 denaro s11rncicn1e per pOIN 1H1gare i primi tempi <1uello che c·onsum,wa1110. nonl'hè le guid,~ e ;.;li ani– mali tli <'ui :wrt"'rnrno pot1110 iwcr bisogno. fino :t che non .wrf'mmo fono

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