Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

A N T o L o G 1 A LA "BANDA DEL MATESE.,," p ASSIA MO ora u discutere la banda di 1< Benevento >1, Su ciò res1>inµ:erò (JUa~i tutte le tue critiche; non crcJere che sia (><!r ragione di amor proprio. Non è gi~t ch'io pretenda che tutto era bene in queJ tentativo; lungi di lìt, chè il solo folto di essere sì 1nalc riusciti è l.1 prova migliore che vj erano gravi difetti, e so che quando si fa la guerrn, le circo tunze contrarie, c-he tornano n onore se s111)crate, sono sempre ma. gra consolazione c1uando si è vinti. Mi pare però che l'ignoranza elci particolari del fatto, abbia devhta Ja tua critica. lo so che tu critichi solo nell'interesse della causa e per<'hè il ,,assato serva dj lezione nell'avvenire; mi metterò duru1ue io pure dallo stesso punto di ,·ista e, puoi esserne sicuro, dimenticherò ch'io ebbi un,, parte jn <1uell'avvenimen10. Anzi per sbarazzare il terreno da tulto ciò che potrebbe esservi di personale nella polemica, ti dirò !fin da orn e per non tornarci pili che 1u t'inganni quando dici che i soli uomini decisi a tutto io quella banda eravamo Cafiero, Malatesta ed io, e calunnii senza volerlo della gente, che conta tra quanto ci è di meglio tra i rivoluzionarii italiani. Salvo 1>ochc eccezioni (e dove non ce ne sono?) i componenti della baucla erano o vecchi volontarii, che si sono trovati in 1uue le cospirazioni e su tulti i campi di bauaglia, dove credevano ci fosse una causa giusta da di. rendere: o giovani pieni d:i lede e di entusiasmo che essi pure avev:mo <1uasi tutti fatto con onore le loro prjme prove. Se la banda non ha 1>011110 terminare con un brillante fatto d'anni, se tutti non ci siamo fatti ammaz– zare, credilo, non fu giù per mancanza di buona volonti1. Nelle condizioni in cui ci tro,,avamo sfido chiun<1ue n fare meglio di noi; giudicher~ti 111 stesso quando saprai i fatti. Ma lasciamo gli uomini e torniamo alla banda. fonanzi tutto nun bisogna giudicare la banda ,il punlo di vista ddl:t possibilità della vittoria. Noi non pretendevamo vincere, poichè s:1pc,•;:u110 che ,1\cune diecine di individui armati di fucili <11111si inservjbili 11011 poe– sono vincere delle bauaglie contro dei reggimenti armati di Ve11erly. Par– tigiani della propug11nda coi fatti noi volemmo l:1r allo di 1>ropaganda; 1•''"· • Co111i111:a1.io11~· e fine ili l.e1ter,1 mf Amilcare C1'wit111i (\'. noia 111 « Yolo111i"1 ». 11.8. f):lf:'., 1651. 531

RkJQdWJsaXNoZXIy