Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

Nel programma di razionalizza. zione dei salari degli Industriali Me. tallurgici Americani, completato sol– tanto nel 1947, furono calcolati con )a stessa precisione i dettagli di 1.150 lavori di banco, compresi in 152 OC• cu1Jazioni rappresentative. In tutto, 75.000 lavoratori rientravano in tale specificazione. Nei 39 anni dalla morte di Taylor la ricerca dj un 'armon.ia magica nel– l'industria si è intensificata. ln tutta l'industria americana si possono tro• vare a dozzine sistemi di detem1i– nazione dei tassi di lavoro, films su quesla determinazione, volumi di il da1i standard >1 su s1Jeci6ci la– ,,ori, e altri sforzi per creare mezzi di misuru del lavoro i< obiet1ivi n, com1Jrensiv·i, sebbene semplificali. Quasi costretto, come il 1eologo che si sforza di raggiungere il perfetto si– s1enrn metafisico che abbracci tutte le idee, l'ingegnere cerca di raggiun– gne un sistema semplice e comprcn• sivo che abbracci lutti i tcm1)i ed i movimenti, doti corretti colpi di sco– pa ciel portiere che pulisce il pa– vimento ai ruoti della (l.tttilografo che batte ritmicamente sulln tastiera ('let1rica della macchhrn da scrivere. Jn ciascun caso il tentativo è <li se- 1rnrare gli atomi fondumen1ali d'ogni lavorp e ricombinarla nlchimislica. mente in variazioni qu:asi infìni1e che IHlre possano essere conlenule entro le due dimensioni di una singola scheda. Quesla non è un'esagerazione di metafora letteraria: lo cliu1oslra il piii recente tentativo di concretare tale sistema di « misur:.tziotw dei me- 1odi e del tempo l). Si tralla di un breve cntologo di determinati movi– menti di lavoro (p. es. raggiungere, muovere, girare, afTernrnre, situare, disim1>egnare) e una scala di valori di tempo predeterminati 1>er ciascu– no di essi, il tutto cucinato su una so– la scheda maneggevole. Con esso, di– cono gli autori, può e~sere stabilito il tempo di esecuzione standard per ogni lavoro dcll'industria. 1 La suddivisione del lavoro, oltre ad atomizzare il lavoralore, ha crea. to altreSì una di1)endenzn e una ge– rarchia nel lavoro, poichè è ineren– te alb divisione <lel lavoro ciò che Marx chi111uò 1< la ferrea legge della proporzionalità)>. Così nel processo di manifatture il ra1Jporto tra j! nu– mero dei luvoratori è determinato dalle esigenze delle diverse com1Jlcs– sitù tecnologiche. Marx citò un esempio di nrnniJallura tipo: un fon. di1ore potrebbe gellare 2.000 unità tipo all'ora, lo shavn1ore prepararne 4.000 ed il brunitore finirne 8.000 nelio stesso tempo; così per 1.nante. nere occ111rntoun brunitore l'impresa aveva bisogno di due shm,atori e tli quattro fonditori, e quindi lr uniti1 ernno :1ssun1c o licenziate in multi- 1,li di sette. Success-ivamente, in molte altre o– perazioni, specialmente su catene di montaggio, divennero stabiliti ana– loghi infless·ibili rapporli e l'espttn• sione e la contrazione del lavoro determinata da multipli di quel rap- 1>or10.Ma una tale dipendenza pre– suppone coordinazione, e con l'au– mentare del!' atomizzazione ric~hiede la piii grande possibile coutples.sitl, di coordinazione e quim1i la mohi– plicazione delle gerarchie. La logica della gerarchia, la terza dt-1le logiche create dall'jndus1ria 1 vedi 1'imirig a Fair Day IPori.· in "For. tune ». ottobre 19.&9.

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