Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

La madre, quasi sempre anche quan– do non ha istruzione, trova nella sorgente inesauribile del suo cu.ore il mezzo di allevare bene i propri Jigli. L'uomo dovrebbe baslare, con il proprio lavoro, ai bisogni moltepli– ci della famiglia; anche se la donna rimane a casa a svolgere i suoi la– vori di madre e di sposa. I parliti d.i sinislra hanno creduto che una volta proletarizzata la don– na e una ,,oJta che essa fosse stata messa sul piano della lotta di classe, si sarebbe arrivati a sottrarla all'in– fluenza del prete cd avrebbe J)arte– cipato alle lotte per il miglioramen– to sociale. Ma ciò è avvenulo in mi– nima parie, perchè•la Chiesa con il suo fiuto, ha capilo che i tempi pro– gredivano, ed ha incominciato a ga– reggiare ed a superare il lavoro dei partiti di sinistra: ed ha e-reato i suoi sindacali, ha incominciato a fare promesse, terrene c1uesta volta, per migliori condizioni di vita. Cosi le previsioni dei partiti di sinistra, an– che nei riguardi della Jonna, hanno naufragato davanti all'astuta e gesui– tica politica della Chiesa. Conclusione: noi riaffermiamo il nostro vecchio principio che la don– na dev'essere emancipata da ogni ~e– nere e forma di schiaviti1. Ma insi– stiamo nel dire che la sua emanci- 1,azione non può consistere nel fat. to di toglierla dalla casa per inserir– la nella fabbrica, nell'uUicio, o uel Carla scendere persino nella miniera. Essa non dev'essere il mezzo con cui rimediare all'a,•arizia del padrone che vuol continuare a ,,ugare male il lavoro dell'uomo. li progresso meccanico sta lacendo scomparire la << donna di servizio )l e questo è una grande conquista per la donna. Per quanto il iavoro della fabbrica rappresenti una schiavitù non è mai cosi um_iliantc come quello della « donna di servi.zio >1, Ma bi• sogna arrivare a liberare la donna anche dall'abbrutimcn10 della fab. hrica e permetterle di dedicare ir suo tem1)0 al nobile compito di ele,•a– mento morule della vita familiare. A questo non ci si può arrivare uè con la scheda, nè contendendosi, du. rante le cam1>agne elettorali, il vo-– to delle donne, un \'oto che è desti– nato sempre a conservare il potere ad una dala classe privilegiata o un dato gruppo di uomini che esercj. teranno quel potere sempre contro gli interessi delle donne e di tutto il popolo. La donna deve ancora persuader– si clie il suo destino è legato a quel– lo dell'uomo, mediante la necessaria trasformazione sociale che dipenderli dal fauore rivoluzionario. NtNO NAPOLITAt'iO POLITICA Da u,m purlc, gU slalisli clell'f.urop(i occidentale e dell'America del nonl s'appresl/1110 a ratificare gli « 11c,-cordi ,li P11rigi •• cl,e sono in sos1a11:aun'allean:a in senso anti-russ" (o, se si preferisce, prerc11/ivi tl'u11 f>Ouibile 1/ltacco russo, il che è lo stesso). D1dl'nl– tra gli slmisti <lell'EurO/J(1 oriemale e dell« Ruuia fwnno firmata al Crcmliria una udi– cl,iara::ione >1 che è il 11reludio <l'um1allcan:.l1militare ariafoga di senso antiam.e.riamo (o, se si. pre/eriM;e, preventii:a d'un pouibile a/tacco americano, il che è lo steuo). Ecco la ~ssena dei' politici. Ragiomtre diventerà possibile per loro soltanto qwmdo ognuna delle parti avrti radunata e meua in mostra tutta la potenw mt1teriale a cui 11uò dare ordini, 462

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