Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

modo che ti amo; ma no,1- vedi an• eh◄! tu, anima m~ che nello slolO in cui siam ridotti, l'esser fedeli ~areb• be una scioc.cavirtù? Credi forse che si possa esser affclluosi quando man. ca il 1m11e?ta fame mi im/urrcbbe un giorno o l'"ltro i,1- <Jtwlcliesbaglio fatale: credcudo di sospirar (l'amo• re, rcmferei l'ultimo respiro ... ». Seuonchè, la <Juestionc per cui tanto l'uomo che la donna si sotto. mellouo alla legge del matrimonio legale, non va ricercata; secondo noi, nè nel ... basto, nè nella catena, nè nel sindaco, nè nel prete, delle quali rose la stessa maggioranza farebbe :rnclu.· a meno, o,•c non si trallassc di andare in contro a degli inconvc• uicnli che vanno oltre il pregiudizio i.OC' iale e religioso. Obbligato a vivere in una societù basata su l'ordine legale, che ha Or• ganizzala tulla la vita sullo stesso ,,roccdimento, l'uomo, senza voler• lo. si trova, dalla nascita alla mor• te, preso d:il suo ingrtnrnggio; cd è costrcllo a contrarre il matrimonio leg11le, se non vuole rinunziare, con l'UO maggiore dunno economico, n ,·erti diri1ti: diritti dtcorrisponsioni 1wr lu fumiglia, premio di nssicur:l• zionc e di assistenza, eredilit, impie• i[O, carriera, ecc. Pa altro, il "incolo legale non è mai .:1Crvitoad C\'itare l'inevitubile, <1u:mdo i rapporti fra coniugi -,ono ,cnuti :i tlivergenza per uno. ragione <1ualiiinoti,e senza pii1 In possibilità di riconciliuzione. L'indissolubilità del legume in questo caso è cagione di una (JtlOti(Jiana tragedia, anche se non rulmina nel sangue. E ci sembra ancora, che siu una 1nesu11zione il dire, che il vincolo ilella famiglia è donato, nella m11g– gior1111zadei casi, alla sanzione lega- 460 le, se esso è dovuto al fatto della stessa situazione che si viene man mano creando in essa, col lrasfor. mars.i ed il rinnovarsi. degli affetti~ e dalla necessità che impone la vita in comune, colla mutua assistenu. Mentre vi sono unioni che a rin• saldarli non bastano nè codici, nè Vangeli, nè legge naturale; n noi ve. diaruo, che nei paesi dove esiste la legge del divor1.io , è sempre la J>ic– cola minoranza, quasi tutta borgh,-. se, che ne usa cd abusa. 1 ella stessa classe proletaria, a malgrado i suoi pregiudizi, il priuci• pio del matrimonio legale ha una inq>orlanza ass11i relativa. Quando il regime foscistn hu inaugurnto <J11el nuovo c.-rncvale con i matrimoni a serie, con cor1ei di c11steSusanne in ,•elo e fior d'arancio, c'erano d.i <1uel• li che si menevuno d' accordo di s1,osarsi con la condizione di sepa• rarsi uon appena avevano ricevuto il premio dal Go,·crno. Ciò significa, che <1uelli erano disposti a beffarsi, si:i ciel rito ci\'ilc che del rito reli– gioso. Com1111<1ue, i vincpli indissolubili• sono per legge 1rn1uralc una schia"i• tl1, a parie che essi 11011 costiluisco• no uua garanzia per i contraenti. Fu chiesto una volta al 1>oela An• drca MafTei, pcrchè lui, di slatura vantaggiosa a,•csse i;posata una tlon. na 1>iccola; al che H poeta ris11ose, che quando si piglia moglie se ue dc. ve pigliare il meno po~ibile. Ciò potrebbe anche voler dire, che l'u. nione di due esseri tloncbbe pes11rc il meno ,,ossibile, cosa questa che non si potrù mai aspcllare dal ma• trimonio legale, in linea di massima. Cornmu1uè, ciò spiega che J'assog• gett:uncnto a certe convinzioni è do• vuto in grnn parte al fatto del ricat•

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