Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

to così lungamente ingannato con una 1>01iticache gli a"eva Catto cre– dere di essere « grande, ricco e for– te " mentre si era trovato poi con le case, le fabbriche, le 0Uìc1J.1e, le scuole distrutte, cou molla (:une e miseria e con dolorosi vuoti attorno 11 sè - c'era da riJ)ristinarc i sem1>li– ci valori morali, da ridare a chi si era ubriacalo di grandezza la mode– sta nozione della sua vera statura di uouio e a coloro che avevano piega– la per forza la tesla il sentimento della loro dignità. ientc ru fallo in questo senso. Tut1i gli sforzi dei« capi » - sia di governo, che di partito e di organi.z– znzione - furono diretti. a manl.ene– rc iu J>iedi il più possibile di quello che essi ereditavano da un regime che pur avevano combattuto e a cer– care con una bella ,•este - la Cosi i– tuzione - di nascondere tutti gli or~ rori e le vergogne del passato. Così. esercito. polizia, tribunali. burocrazia, corporazioni, continua– rono a<l 01>erare come per il 1rns– sato. E l:t Chiesa continuò ad essr.re uno stato nello Staio, grazie alla in– serzione dell'art, 7 ne1la nuova Co– stiluzione (inserzione voluta :mchc dai com11nis1i)e la Giustizia co111inuò nd essere distribui1a secondo il codi– ce fascista Rocco. Non c'è quindi. da stupirsi che do. po sei anni di regime repubblicano la legislazione sulla famiglia sin an– cora <1uclla fascista e che sia ancor valido o~~i l'articolo 553, secondo il quale « C/iiunquc pubblicam.entc in– cit.a "' prMiche contro la 1>r<>crea:io– ,rn e fa propaganda cont.ro <li essa è punibile cou. la reclusione (,no ad l"f'IUO. CCC. )), Ci sono slati tentativi, <(tHl e 450 là, tendenti ad 011eoerc l'abroga– zione di tale articolo. Fin dal dicem– bre scorso un gruppo di parlam~u– tari presentò una proposta di legge a tale scopo, firmata da 23 deputati dei gruppi socjal-dcmocrntici, repubbli– cani, liberali, sociulis1i e persino :=o– munist i (diciamo persino comunisti pcrchè fino a poco tempo fa costoro ridevano solo a sentir parlare di « controllo delle nascile » tanto d,e l'ou. Matteotti poteva dire: «Vi sono due avversari che si 0f>po11go110 alla presa in co,uidcra::io11e ,lel proble~ ma dell'equilibrio fra 1>opola:iorie e risorse, cioè della limita:ioue delle ,rnscite, e sono i cattolici ed il movi– mento comunista »'. Ora pare che i comunisti. abbiano cambiato parere. Conoscendo la poli1 ica del « doppio gioco n da essi pratic111a, possiamo. chiederci Se sono vcrmucnte sincf"'n o se tale atteggiamento non è un momento tallico della politica di op– posizione a11ualc del go,•erno D.C.:). Non noi possiamo aver fiducia in c1uesti intcn,enti parla111en1ari. Sa1>· pia.mo - ed è giuslo che sia così perchè è solo cosi che ha valore - che un diritto, una libertì1 s·i conqui– s111, non si domnntln in clono ai governanti. E solo davanli alla deci. sa volonti, del -popolo che rivendica 1 da un discorso al M Hotary Club li di Torino. 12 nov. 1953. : 1 nos1ri sos1>e1ti 801H> conrcrmali dal– l"articolo di C. Tassinari • Ritorno ol llfin. culop o trionfo del conformismo • in tui si dice d1e i c,omunisli hanno • una voha di pill 1limostrato di 1•rendcre le direttive di Mosca-. per bocca del 1>rof. Kouzminov, uno studioso aovielico. venuto a Rorm, ap- 1•os1a in occasione della Conferenza mon– diale per la oopolnione, !i 10110 dichiarati conlro l'a1,plicuione di un con1rollo delle nascite.

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