Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

ENRICO ANNO VIII n, 8 15 dicembre105.1 FERMI E' MORTO Enrico Fermi, tipico cc scienziato americano»: cioè un europeo cli genio che er,1 nella sua terra nativa gravato cli restrizioni e privo di mezzi d'indagine, spinto 8lfine dalla stupidità dei reggitori patrii a trapiarllarsi negli Stati Uniti, dove ha avuto non solo Jihertà ma andhe il soslegno dei collaboratori e degli strumenti che gli han consenlito di usarne - giungendo ad esprimere il me– glio di sè. Uomini e donne di lullo j) mondo si sono commossi ,.Ifa sua morte. Giornali d'ogni lingua si son accorti alfine non sohanto del suo lavoro ma anche della sua semplice vita, dell'amore che dava tanta forza e serenitl1 alla sua fomigliola, della sua persona insomma. Un-uomo è morlo, non solo un analizzatore cli concetti. Un uomo che ci fa orgogliosi d'essere uomini anche noi. Scienziato creativo ai ,,ertici supremi delle teorie fisiche e insieme teso ,, trudurre i suoi risultati in asservimento cl'energie per l'uso umano ecl insieme an– cora attivo a dare sul piano tecnico forma concrela alle scoperte ed alle conquiste. l\fa anche un affettuoso compagno, che per amor della sua donna ha lasciato i fociJi onori dell'Italia fascista e s'è avventu– rato nel mondo con lei. Ed anche un buon padre. Ecl un buon ~mico per gli amici. E, <Jtrnlitàsomma, uno spirito semplice e sodo: che a suo tempo si vergognava d'indossare )a livrea dell'accademico di 1\'lus– solini, e che per la sua morte ha voluto il minimo di rumore e cl.i pompa. Un grande uomo, insomma. Al quale st::l bene che sia riu– scito, ripigliando il cammino di Einstein e di Planck e di. Rutherford e di tant'ahri, a rendere controllabile ed utilizzabile lo sprigiona– mento immenso cli energia che deriva dalla fr::rntu111aiio11e dell'atomo. 417

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