Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

ANCORA GOVERNO-FORTE ? LA VITA quotidiana, che ci con- diziona a pensare agire ora e qui. ci fa continuamente scendere dalle vette al piano. Le vette, le idee d'avvenire, la nostra (tragica) certez. :r.a di ben ahro avvenire. Ma il reale è solo il pfano, cioè ]'Italia di oggi; in esso la certezza deve farsi ,•olontù. Nessuna rappresentazione comples– sa delJa condizione umana deU'ltalia di oggi potrebbe darne un'immagine sintetica cosi eC6cace come quella che ce ne offre il patrio Governo con la l)roclamata volontà di « servirsi. delle leggi-e~istenti » per combattere il comunismo. Tuttavia occorre rap– J>rcscntarsi prima il quadro, se si vuol capire. Siamo un 1>opolo da pochi anni uscito da un:., lunga prigione. Fati– chiamo ancora a tener gli occhi a- 1>crti al sol~: hror di metafora, vi– viamo tulli gli inconvenienti della nostra auto-rieducazione alla liber– tà. Ci ritroviamo, naturalmente, con le stesse malattie di prima, aggrava. te dal lungo tempo di segregazione e d'inerzia. L'ignoranza e la pover– tit rimungono tuttora in limiti estre– mi. Le incguagliunze, cl1e meglio si direbbero fratture, tra le varie con– dizioni sociali son tuttavia anch'esse estreme. In piì1 v'è la degenerazio– ne l)ropria del.la vita di prigione: bu. gie, camorre, sopraffazioni, inganni, son rimasti la regola del vivere quo– tidiano le vie usualmente accettate per le cos:idette relazioni-sociali. In tale condizione, stanno sopra di noi come funghi parassiti d'un sotto– bosco atlraverso cui faticosamente minimi germogli nuovi s'apron la via, la moltitudine dei politici. Per i politici professionali la illibcrti, è la condizione ideale, e lan quanto J>ossono per muntcner vivi i residu, del ventennio nero fascislu, ciascuno con l'intenzione di usarne a 1,roprio profiHo. Ogni sforzo <li rinascita è quin– di all'origine soffocalo dalle forme stesse correnti della vita sociale in allo. Per di pili è poi da mille lati ostacolato du gente che parla 1no– prio di libertà: riconosciJUcnto for. male deJla soslanzn interiore del mo– to di tutti ucl popolo, che 1>crmil– le di\-ersi rigagnoli cerca di giunge– re al fiume grande della libertà, ma ostacolo per ,•iò pii1 grave a quel moto. Due sets di politici professiona– li ecceHono in questo sforzo di fre– natura drlla auto-rieducazione popo– lare alla libertà. Ambedue partono dal presupposto che essi soltnnlo co– noscono le direzioni dellu vera-liber– tà. Au1beduc nutrono questa certez– za con abbondanti tesi ideologiche t· abbondanti slongans dogmatid e abbondanti rituali immaginosi. So- 435

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