Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

ANARCHISMO E TOLLERANZA RICORDO una conversa~ionc che ebbi qualche anno fa, con un giovane compagno italiano. Egli mi feoo un'esposizione dell'anarchismo, del suo anarchismo. Al termine della !Ua esposizione gli dissi che tutto quanto egli aveva dello lo trovavo molto giusto, però trovavo che vi mancava una cosa che mi pareva in– dubbiamente di una certa importan– za: 1a libertà. La libertà - mi rispose - cosi come la vogliamo noi, è la nostra )i. bertà, Ja libertà del movimento anar– chico, non Ja libertà dei nostri avver. sari. Siccome non potemmo metter– ci d'accordo su questo punto, fini per situarmi tra gli avversari, in mo– do che rispetto alla mia propria li– bertà non potevo sperare niente dal suo anarchismo. La libertà è sempre la libertà ,lcgli altri, altrimenti essa non si distingue dalla dittatura. Ciò che distingue la dittatnrn da una forma di governo moderato, è precisamente la libertà intera che la dittatura ree.lama per se stessa. Una dittatura anarchica - mi si permetta momentaneamente questa espressione - sarebbe la peg– giore delle dittature, perchè sarebbe la d.illntura libera e sfrenata. Se accettiamo la libertà come prin• ci1>iocentrale dell'idea anarchica - 424 dato che non vogliamo concepire la Jibcrtà alla maniera dittatoriafo - accetteremo ugualmente che l'anar– chismo significhi innanzitutto tolle– ranza. Nello stesso modo del giovane compagno italiano, gli anarchici han. no dimenticato l' importanza della tolleranza in certe circostanze. Però tutti gli anarchici consci della pro– pria idea, e sopratutto i grandi spi. riti delranarchismo i cui nomi sono noti a tutti, hanno predicato e pra– ticato )a to11eranza. E' per Ja tolleranza che si distin– se il socialismo liberlario dal socia– lismo autoritario. Le altre divergen• ze erano di secondo ordine ed in fondo di poca importanza. Una 10- cictà intollerante non è superiore al– lo Stato. Senza spirito di tolleranza il foderaHsmo è impossibile. Prou– dlion, in una lettera direua a Carlo Marx, formulò in un modo ammire– vole la differenza essenziale che se• parava le teorie di entrambi e che piì1 tardi separò le d,ue grandi cor– renti del socialismo: « ... non. dobbiamo convertirci in capi di uno 11uova intolleranza nè i11, apostoli cli una nuova religio11c, fosse pure la religione della logica o della ragione. Accogliamo e dia– mo impu/.$0 a tutte le proteste, co11- da1111iomotutti gli esclusivismi, tut.•

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