Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

personale :t Rocker. Sono stato mosso a ('Ontmentarc l'inlcrprelazione del co1111>agnoFedeli sull'atteggiamento di Rocker dinanzi all'ultima guerra, perchè forse può far meglio compren– dere, penso, la reale crisi del mo,•i– mcnto anarchico internazionale. li che significa che la lotta è tra <1uel che è vero e <1uelche i:. co,weniente, tra ciò che è morale e ciò che è rea– lizzabile; tra ciò che è giusto e ciò che è una qucst ione di convincimento ma. mi affretto ad aggiungere, senza per ,1uesto, arrivare al cieco fonati– ~mo di una religione. Ma si tratta del convincimento tli menti fl.perte ad o– gni argomento, che vogliono ascolta– re tutti i punti di vista, che vivono nel mondo di oggi soggetti ,dle sue influenze, che gioiscono per ciò che è bene e soffrono per quel che è dan– noso: che comprendono la condotta dell 1 uomo, che capiscono che nulla è a8soluto. Con tale approssimazione si vede che l"unrnnitit è composta di indi,•i– dui ognuno con una pcrsonalitì1, con diretti e '"irtll, che .ilroccorrenza di– fenderanno la loro libertà ma che ris1>clleranno anche quella <.!eglialtri. « la unirà morule dclfo comunità è stata sem1,rc rm pretesto per ogni dittrrtore dtri gùtcobi11i tr Hitler. La libertà genera il ,lissenso e il dissen– so genera ht libertà. Questtr è fo loro grmu/e virtù ». 1 Questo ridurre l'umaniti1 all'indi– viduo non jncoragb-ia, come qualcu– no può credere, I' angusto egoisti– co accostamento ai probJemi sociali. Vero sarebbe il caso contrario. Es- 1 .._ Time& Li1erory Supplemeril », Lon• dra, 4 giugno 1954. sere consci dell'unicitit di ognuno è, al tempo stesso, essere consci della forza di ognuno e della pochezzu di ognuno. Quando Rocker, ed altri in– tellettuali sparsi nel mondo, davano il loro consenso alla seconda guerra mondial<> parlavano aperlamente in nome dell'umanità e (( della civiltà e della cultura >). In reahit esai par– Javano in nome dei Joro va lori per– sonali, esprimevano le loro proprie personali paure e aspirazioni, di– mentichi del fatto che la vasta mag- . gioranza di milioni di persone era del lutto indifferente ai loro valori, alle loro paure e aspirazioni, per– chè ,uolto pili interessati del proble– ma elementare dell'esistenza. Jo non nego la validiti1 e la nohi.ltà dei valori del Rockcr; sarò anzi così presuntuoso di dire che trovo che i suoi valori sono anche i ruiei. Perchè se la sceltu è il campo di concentra– mento, iJ lavoro forzato o il forno crematorio da una parte, e la guer– ra mondiale dall'altrn, la mia ragio– ne, guidata da <1uegli stessi ,,alori che condivido con Rocker, sceglie <1uest'ultima (ciò che come indivi– duo, tuttavia, farei di fronte a que– sle alternative non ha valore per <1uesta discussione poichè se le mie azioni fossero in confliuo con la mia ragione, ciò rivelerebbe semplice. mente la mia debolezza di carattere, una debolezza molto umana). Cosa sono c1uesti valori? Essi non si fondano sulla stmtità della vita umana, e, riconosco anche che la mia invocazione alla rivoluzione so– ciale implica un'accettazione del fat– to che essa può comprendere l'uso della violenza, per lo meno in di– resa dei compiti della rivoluzione. Essi si basano sul fondamentale cli. riuo che l'individuo ha a detenni- 247

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