Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

narchismo tolsloiano; o nu~glio di a– :.1,eui dtl suo pensiero :.ocialmcnle o :marchicamente validi, ma qucslo :,olo ,Jopo an:r fatta esplicita men– zione cht~ i giudizi rela1ivi •ono par– ziali e prescindono da quella concc– ziouc etico-religiosa dell'autore, la fftrnlc coutcncndoli ne nega la vali– diti1 1111tonoma, cioè semplicemente e in uhiina istanza, li neg:11. I mulumcnti che si ::.ono ,·crificati in 1alc anarchismo possono disegnar. si come una parabola, al cui inizio stanno lo sde~"llo, l'entusiasmo e la rivollu tutta immediata e si1u .. ~rissi– ma dei racconti di Sebastopoli; lun– go il ,•crtice si situano, da una par– te gli scrit1i e l'at1iviti1 pedagogica degli 1111ni intorno al '60, datraltrn In squilibrata interprer"azione della vita e della storia, offerta da «Guer– ra e Pace»; quindi seguono, lieve– mente declinando, la critica 1nm– tuale di determinali problemi sociali e politici <'Ontcnuta in • Anna Kore• nina • e pili oltre la polemica aper– ta e integrale, ma meno ,,recisa di " Resurrezione n; e sulla fine hannl'\ posto gli :,(oghi, talora di .:orllenuto barrnlc o insurficientc, dei libelli cli 1_,ropagandu. Dove la parabola giunge al cuhni- 1 Cfr .• nelle II Lettrts ti Bomltirev • ( l886-1896) <Iue11e osservazioni più iarde ma 1i1>id1e per Ja loro rHli&1ica t.c:mplid1U: .-Mai l"uomo per ('Ui il 5enao della vi1a ('Olliiile nel krvire gli altri, JIOlria ingan– narii al punto da credere di scnire quelli d~ muot<mo di r.me e di freddo redigendo leggi. fondendo <:annoni, lavor.1ndo a fare oggetti di Juuo e 1uonando il violino o il J>iano.L'amore non può u1ere 11upido. Co. me l"amorc per una persona non conaitterà nel darle da leg,c:ere dei romanii u ha fa. mc, o a mcllcrle degli orecdaini ae ha fred– do. ('Q!Ì è inammiuihile rhe l'amore per nf' il pen:,iero di T. as.:,ume contenu .. ti di 1ipo pragmatistico e rclati,,j. stico: inlerc~-c, innanzi1u1to. per t:li uomini ;cri ~ingoli ,,i,•i 1 e predi– lezione csclusivn per i fnui e le alti– vitì1concrete: fiducia nella eupcriori– tì, della vita J>rttticu :,ullc elucubra. zioni teoriche, e CJuindi ndl'cciuili– brio che si crea spontunc,uucntc e sp,~ssc, pii1 focilmente attraverso il 4li:,oniinc che non ,:on l'aw,ilio del- 1:t coç;tri1:ionc. Per ciò ac..:ettozione di ciò che è comples.so , anr:he se ap- 1.arcntementc confuso e comprensibi– le con fatica, e diffidenza ve11;0 ciò che è semplice, anche se ,5i presenta come immediatamente clii.iro all'in– telligenza: poichè In vita va dal (!Ornplesso al scmpli<.-c, nvmtre l'in– telletto procede innaturalmente dal semplice al complesso e lu sua fun– zione non è rappre.11cnta1i,·.i.e con– templativa di una veritì, ;1 sè, ma esso è sohanto uno strumento <l'azio. ne, i cui risuhati .110110 validi solo se utili e ,•eri solo nel grudo in cui la loro utilità è ,·erifìcabile.' La distanza tra società e !lato, che !)Cr molti asJ>elli •può di,•enire totale incomuuicabiliti1, è unn costante in T. attraverso tulle le \'ioonde, più e– steriori che intime, del .11uo 1•ensiero: pJi altri poau conais1erc nel diver1ire i ,ni e nel lasciani morire nella miseria chi ha farne e freddo•· E in • Pmriouì.smo e 101:erno •• del 1900 1 si legge: • l..a aola cou che noj (lavora1ori, eommerc.ianti, industria– li, maestri} domandiamo è il diritlo di oc~•– parci dei noslri affari (•.•). I popoli, non i Jtoverni. vivono da mohe tempo in p1u:~ tra loro, con relazioni commerciali, int.lu • i.triali e i111eHe1tuali che non c'è ragione di rompere ». 2 Cfr. il prezioso volumeuo di Char1es Baudonin di c-ui alla Noi. bihl. 207

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