Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

connessione tra alta prolifìcilà e mi. seria, le dispute s'accendono sulla vecchia c1ues1ione dell'uovo e della gallina, sulla definizione cioè della causa e dell'effetto nel binomio. Gli Of>positori· del controllo delle nascite sostengono che non è la •pro– lificitì1 a determinare la miseria, ma quest'ultima a determinare la proli. fìcità: tanto è vero, soggiungono, che dovunque il teiiore di vila sale, sim– metricamente diminuisce il tasso di incremento dcmogrufiro. Ergo, sa• rebhe inutile accellare e applicare il conlrollo delle nascite perchè tanto, con l'aumento del tenore di vita rea– lizzabile con opportune misure eco– nomiche, l'attuale eccesso di natali. tà scom1>11rircbbeautomalic,1mente e senza bisogno di speciali misure. Si può anzitutto conleslare la vn– liditì, llssolut.11 della legge della di– minuzione della natalità con l'au– mento di tenore di vita: negli Stati Uniti, ad esempio, do,,e il livello di ,,ita è andato rapidamente elevando• si jn (JUesti ultimi decenni, il tasso di natalità, ben lungi dal conlrnrsi, è ambio anr-h'esso aurnenlando tanto che oggi è uno dei pii1 alti del mon• do occidentale. Comunc111e, si può anche ammet– tere che tale legge abbia un certo grado di validità, pur non essendo valida universalmente: e con questo? Resta da vedere percl1è con l'au. mento del tenore di vita si riduce l'incremC'nlo demografico. A questo 1nmlo, gli oppositori del controllo tirano in ballo la maggior fertilitì1 che, secondo alcuni dieteti– s1i, deriverebbe alle classi e alle po• polazioni pili povere dai loro regi. mi alimentari puramènte r,erealicoli. Ma, :inehe ammettendo una certa in. Aucnza di questo Canore, essa può considerarsi largamente <'ompens•,1:1 dall'assai maggiore mortalità infon. !ile e hre,,i1ì1 della vita media riscon– lrabili tra i poveri. Del resto, l'importanza lra,:,r-urabi– lc di codesto 11 fattore dietetico ,, è dimostrata dal fallo che la massa im– piegatizia italiana - pur .t1vcndo 1111 li,,ello di vita in genere non superio– re e tavolta inferiore a quello degli operai - i: nella media assai meno 1>rolifica. Questa semplice riflessione varri1 forse n convincere i benpensanti op– ilosilori clrl controllo di quello clu~ il buon senso - spesso insieme alla loro ,:,tessa esperienza personale - ;?ià chiaramente insegnava: c cioè che il 11segreto)) della frequente in• versa pro1>orzionalità Ira tenore di vita c prolificità sta lutto nel folto che il cittadino - una volta ac<1uisito un minimo di dignità economica e sopra111110 di responsahili1ì1 sociale - prO\'vede per conto 1>roprio ad ap– lllicarc una rigorosa forma di con– trollo della sua prole. E ciò ad onta del Catto che i mezzi disponibili oggi in Italia a tale sropo sono o psichico• mente nocivi (come il «coito intcrrot• fo))) o malsicuri e sgradevoli (come il profilattico di gomma) o moralmente odiosi (come l'aborto procurato, che secondo calcoli prudenziali lrn rag– giunto la spaventosa frc<1uenza <li mezzo milione di casi) o come Ja ller– versione, che una recente inchiesta di 1>arte cattolica ha !rovaio assai este– sa nel costume coniugale italiano). Ecco clun<1uea che si riduce l'op• JlOsizione dei (( moralisti » alla libe– ra educazione e assistenza demografi. ca: nel attendere da meto,li clande– stini, rudimentali, malsani, humora~ li o addirittura criminosi qut-1 con• 155

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