Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

OPINIONI ,iLTRUI MISERIA E PROLIFJCITA' U NO DEI MOLTI MERITI della inchiesta condotta dall'on. Vi– gorelli è stato quello· cli aver dimo– strato che la diretta connessione Ira miseria e prolificità riscontrata quasi dov111u1uesulla terra sussiste anche nel nostro Paese. Come l'inchiesta ha meè"SO in lu– ce, il 50,4% delle famiglie miserabili (calcolate in 1.357.000) e il 45,4% delle famiglie povere (calcolate in ) .34S.000) esistenti oggi in lralia con– tano cinque o più figli. Il dato trova indiretta conferma in un ahro, rilevato semine daB'inchic– St3 Vigorelli, e cioè che il 51 % (per– centuale assai vicina al 50,4% ora ci– tato) delle famigl.ie misere è risulta– to dovere il 1>ro1nio stato all'insu/• ficien:.ll del salario del capo famiglia (cioè non alla mancanza per disoc– cu1lazione o invaliditi,): ora, è evi– dente che l'insufficienza ,H un sala– rio basso diviene davvero catastrofi– ca e porta agli estremi di denutrizio– ne cd indige111:arilc"nti dall'inchie– sta, sopratutto quando la famiglia a carico del la,,oratore 1< sotto-retribui– to )) è molto numerosa. Altra chiara conforma di questa strl'tta connessione tra miseria e pro– lifìciti, cmeq_!l~ dalla comparazione 154 l Ira la distribuzione territoriale del– la miseria e quella dell'incremento demografico: quasi 1'85% delle fami– glie misere sono risultate infatti re– sidenti nel Mezzogiorno, e ciò ad onta del continuo, crescente flusso migratorio che scorre da quelle re– gioni verso il Nord-Jtalia. Ora, è noto che l'incremento demografico è da alcuni decenni assai più forte nel Mezzogiorno che nell' Italia setten– trionale. In particolare, dal 1936 al 1951, esso è stato complessivamente nel Nord-Italia dell'S,3% e del 15,3 per cento nel Meridione, e ciò sem– pre indipendentemente dalla forte migrazione di meridionali nelle re– gioni settentrionali. Oggi, poi, silt- 1110giu11ti al purtto che il Mez:ogior- 110, pur costitue,u/o nell'insieme solo il 37% dellt1 popofozione totale itlt– liww, copre <ltt solo il 75% dcll'j,r. crcmento demografico mmuo 1wzio- 11a/e. E secondo i calcoli dei demo– grafi Ira una trentina d'anni la po– llolazione del Nord-Italia sarebbe i– dentica all'atluale mentre <1uella del Meridione sarebbe aumentata di 6 milioni di ,mità. Tuttavia, anche se tutti sono di– S(>Osti ad ammettere la frequenle

RkJQdWJsaXNoZXIy