Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

cui Mafotesta s'è trovato a vivere: il che conferma la aderenza del suo pen– siero ai fat.ti del vivere quotidiano. Malatesta del primo periodo pensava s'agitava 11ei tempi della Prima lntemazio,wle, quamlo il socialismo em all.ivo allo stato vergine nella vo– lontà di gruppi vivaci ,li lavortttori e di pensai.ori ussocil,t.i, <1uamlo i Partiti e /e Orgmri:zazioni cwevmw esistenza reale soltanto nell'i-nsicme elci loro aderenti. Allora anche gli a,wrcl1ici - portatori storici t1·un moto eterno, /ermcnt.i i piU attivi della vi1a sociale, sia che s'esprimessero nell'uppassio- 1wto•1mccttopensiero d'un Kropot.1'·in o rtella violent.a-senz'odio azione d'11,1. Bresci - potev,mo /Jttrlare in termini socialist.ici, perfino talora in t.ermi,ri di purtito, e trovare 1111 terreno di interventi efficaci anche entro i si,ulacali. Mafotestct del seco,u/o periodo, invece, s'è trovato a riesporre le stesse idee ed a tentarne la traduzione in att.i quando cc socialismo », « parl.ito >>, te sindacttto », eran divenuti termini e,,uivoci - per la involuzione delle or– gttt1i:zazioni correlative, fattesi molto-potenti e nello stesso tem1,o priv,1te ,l'mrima per il fatto che vi s'erano insediate élites oligurchiche, còn uutorità centrai.i che avevano aggiogato gl.iaderenti i,1. « 1'wsse » di soldati in. colo11na, ncclm11a11ti ad una bandiera, pronti a marciare ed a sparare agli ordini dei lor generali, ma non più « persone», vive riasc1ma pe;· sè e con i suoi di– retti vicini. Al limit.e estremo di <1uestadegenerazione del socialismo nei part.iti 11eisindacati e' è stato, come sappiamo tutt.i, il /ttscismo. E del /llsci– .,;mo Malatesta era l'rigioniero in Roma alla sua morte. Ma già ben prima del fascismo egli aveva avvertii.o il mutamento di clima, e questa, sua chil,ra coscienza trrrspare da quanto ha scritto. Mutati i bersagli della criticu, illu– minate le illee ten.talive di ricostruzione socfole dai constat.at.ì errori delle allività « polit.ichc », .Ualatesta non si ostina nella semplice ripetizione delle sue idee sccomlo le formule ant.iche. Egli è nel profondo privo d'ogni. VO• lo,ttà dog11wtict1,privo d'ogni volontà di affermazione d'un predominio delle idee :me. Ed è perciò e/re par muti. Ma rimune sempre lo stesso. Malnt.est" giovane o Malat.esta vecchio, il <Juadro della sua persona è sempre uno. Cercfttore di giustizia e di verità, come via d'affermazione di libertù e <1uindi di umanità, egli non è mai assoluto. Dubita :~iste11wtica– mente: 11011. dell'orie11ta111entopro/omio, ma delle idee che lo tra,lucono. Sta in guanliu contro lo stl1bilizzarsi mrchilosante delle idee in Ideologie. Vigila co11troogni volo111à che pretenda imporre le sue idee ad altri. Si. mwr– tiene aperto (t(/ accogliere le particelle di verità che sono anche in vensieri diversi dal suo: ed anzi ne è curioso, le cerca. Che è 11110 dei molti modi iu cui egli è uomo l,ra 1wmini, mai capo su gregari mai teorico su discepoli. Deriva d" quella co,,dizioue, per cui il pensiero non giunge mai ad organizzarsi contro la vita di chi lo pensu, anche l'altro rimprovero che taluni gli fanno - d'essere un 1< improvvisai.ore », ,li mancare di Cl bC1si leoriche >l, di no,,. vver mai avuto un cc metodo di lavoro». Felice condi– zione, invece: anche se può implicare qualche contraddizione, come è pro– prio della vita umana in cui molteplici sono gli impulsi, non goverlwti di logie", spesso co11trudditori. E' perciò che Mt1latesta ha pol.uto armonizzare sempre le sue idee e la 140

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