Volontà - anno VIII - n.2 - 1 giugno 1954

OPINIONI ALTRUI SOCIETA' E CULTURA DI MASSA i< LA MASSA è "hiunque non annette alcun valore, buono o cattivo, a se stesso, chiunque si sente eguale a chiun<1ue altro e non per questo diminuito ... anzi è abbastanza sicuro di sè per proclamare i diritti di tutti indistintamente e cercare di in11lorli. Per l'uomo-cli-massa, vivere significa non inconlrare limiti di nessun genere, dun<1uc abbandonarsi tran<1uilla– mcnte :1 se stesso. Per un tal uomo, non c'è praticatnentc nulla d'iiupossibi– le, e il suo principio primo è che nessuno è superiore a nessuno ». Così Ortega y Gasset nel suo celebre libro «La rivolta delle masse>)defi– nisce l'uomo-di-mussa. All'uo1no-di-massa (il <Jlrnlc, insomma, 1101.1 è ahri che l"uomo tirannico e incontinente cli Platone), il filosofo spagnuolo 01)ponc Puo. mo-nobile, « caratterizzato dalle esigenze che s'impone, non dai diritti che si arroga>>. Carat1eris1iea anche pili importante, J>er l'uomo nobile, « avere un'idea significa essere in possesso delle ragioni di averla, e quindi cre– dere che esiste una ragione, vale a dire un mondo di verità intelligibili ». Mentre, da parie sua, )'uomo-di-massa offre la singolare caratteristica (e"• rnllerislicll che, sil, e/elio rm parentesi, lo rende rculicc,lmente c/ia;erso dal– l'uomo del popolo) di « rifiut11rsi di esporre le sue ragioni, "isto che egli non si cura 11ffa1todi esser nel \'Cro, e h1sola cosa che gl'impor1i è di riu– scire a i1uporre le sue opinioni ». Una ,•olta defìnilo l'uomo-di.-massa come un:t condizione morale e intelleuuale, pessimo miscuglio di confusione, d'ar– roganza e di eoddisfozio1rn di sè, Ortega y Gasset gli contrappone insouuua l'ideale cl:1ssico dell'aristocratico e del filosofo: l'uomo cosciente, ragio– ne\'olc, libero perchè padrone di sè. Nutrito com'è di osser"azioni assai per– tinenti sullo stato della societi1 occidentale dopo la prima guerra mondiale, qunnto alla sua struttura fondamentale, il saggio di Ortega y GasscL rimane nell'ambito del grande modello platonico. ]I clic è molto naturale: nella misura in cui considera Ja civiltà come un bene acquisi10 che i barbari (siano essi le masse o le orde totalitarie) minacciano di distruggere, l'intcl– ]ettuale europeo è ine,,i1abilmente ricondo110 a Platone, il solo filosofo che abbin dato di <1uella ,·aga entità detta « umanesimo» una definizione intel. JettuUlmentc rigorosa. D'altra parie è chiaro che, se si definisce con Ortcga y Gassct la « ri– volta delle masse » in termini puramente inte11ettuali facendone unn que- 73

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