Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

nascere di impulsi al comando ed all'ubbidienza sta la sorgente unica e maggiore dègli errori personali e coUettivi che così spesso ritardano o addi• rittur.1 riso.spingono al.l'indietro le costruzioni di umanità. 4) Tutto ciò dcuo, s'intende che la risposta al.la lettera di M.T.8. potrebbe continu.uc indefinitamente (cd auguriamo che continui, almeno ,come colloquio personale). Dice M.T.B.: « la lotta contro le strullure rigide cristallizzllte de/la società ... è il motore stesso della storia umana e, anche se si risolve di con• tinuo solo in ,move forme dw si cristallizzano, ha sempre grm1di mo• me,iti ... di sincera ricercu d'una corrispondenza effettiva dell'ordinamento sociale cstcnw con... lo stato fotcriorc ... degli uomini. Come potenziare questi momenti? come condurli a più veri e duraturi risultati? ». Ecco la domanda.chiave alla quale noi diamo - valida per noi stessi - la « no– stra )> risposta, la risposta anarchica. La quale è, in condusione: lavorare do,·unque è in atto fa ten~ione verso « nuove forme )), m:i accentuando che debbono essere forme aperte, capaci sempre di mutare, cioè di cui si escluda Ja costituzione permanente, la cristallizzazione. · Noi ris1>ondiamo cosi riallacciandoci al grande flusso di idee e di azioni (t anarchiche >1 reperibile in tutte le epoche e in tutti i luoghi della storia umann e cercando cli darne con le nostre vite una espressione ,•alida ed e(. 1ìcace nella condizione storica in cui ci troviamo ad esistere. Se in questo .sforzo di altualizzare l'anarchismo noi non accettiamo come definitive al– cune idee (o illuse di 1>olitica o illuse di razionalità, a4 es.) di pensatori anarchici del passato dai quali pur deriviamo gran parte del nostro orien• lamento sociale, <1uesto fotto è in sò una riprova della costanza con cui restiamo nel nostro atteggiamento cli resistenti a tutti gli sforzi livellatori che 1,retcndano di evitarci la divina fatica del pensare ciascuno secondo se stesso. Non per questo vediamo ragioni di chiamarci altrimenti che « anar• chici ))' cioè con una qualificazione n cui corrispondono peculiarità mollo nette di orientamento nel giudizio e nell'azione. Come anarchici anche noi, come ben dice M.T.B. <Ccibuttiamo nel fa. voro e nellll villi, <lisposti llil un lwigo e ,wn apparisce11te fovorio, cercando· ,li informllre cd uostl'o spirito qualtuu1ue Clll.ivilàcui siamo dedicai.i in co. 111,mc on altri >1. Non riusci,m•o a far molto, ma r:i basta sapere - come s'i! detto mohe volte in 1< Volontà>> - che« v'è questa giustizia certa nel no– stro mondo: qualcosa ri1uane sempre della fatica e dei tormenti di chi magari è staio vinto mentr~ operava con animo puro, ,•olendo <1ualcheeosa di bene n 1 recondo se stesso. E, comunque, ci pare che cosi dando il 1>oco contributo che ci è possibile a costruire libertà con mezzi di libertà, ne. gandoci 111facile lavoro dei partiti delle chiese degli eserciti che vediamo socialmente negativo, noi siamo, al fondo, assai 1>iù « pratici » dei variegati realisti della poli1ica/ pur restando solidamente - anche se a MTB non pare - « anarchici )l. 1 v. Voi... « Riflessiot1i su ima cri$i », unno VII. 11::ig. 398 (15.Xl-1953). : io., « Hicl1iamo Clireafomo -• anno VI, pag. 6-lS (31·1·1953). REO. 11

RkJQdWJsaXNoZXIy