Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

imprese de,,e cs..~re affidala aj lavo– ralori e la 1erra appartenere ai con– tadini. Queste parole mi facevano ricor. dure il processo di trasformazione sociale durante la guerra civile in Spngn:t. In lulle le regioni della pe– nisola, nelle quali era riuscito agli operai ed ai contadini di abbattere rin:,urre.zione militare, i contadini a,·e,,a1.10 incominciato a coltivare in comune i campi, mentre i la,•oratori e gli impiegati trasforma,•ano le im– prese prh 1 ale industriali e commer– ciali in colleui,·e. Molti proprietari avevano collaborato alla traslorma– zione e lavorato nelle cooperalive di 1>rotluzione, loro precedenti aziende, come pari Ira pari. Nessuno ,weva pensato a Mnrx e ad Engels, i cui nomi ernrio conosciuti solo eia 1>ochi. La comunanza era sorl:1 s1>ontanea– mentc dal popolo; i capi \'Cnivanc scelti dalle maestranze, lo Stato non c',·r1trava per nu11a. Mezzo anno dopo <1ues10 pro– cegso di trasformazione i] Governo catalano aveva accettato una legge di collct1h•izzazione presentata dai sin– dacati, in base aUa quale era stato <lato pubblico riconoscimento alJe nuo,•e forme di proprieti1 e al cam– biarncnlo strutturale dclJ' economia. L'esistenza politica dei partiti non era suita messa in forse da queste trasformazioni socja)i ed economiche. _ 1 eH'an11uinistrazione del.le città del– le singole regioni d_i tutta la repub– blica continuò a dominare, dopo co– me prima, una coalizione d.i vari partiti politici, ai quali si erano ag– giunti anche due sindacati dei lavo– ratori. I cambiamenti economici e sociali furono considerati come dati di fatto. I comunisti spagnoli non e– rano tanto numerosi da pretendere 656 i1 dominio politico da soli. Una tale richiesta sarebbe stata respinta co. me antidemocratica e dhtatoriale. Franco era dittatore, iJ popolo vole– va un'amministrazione democratica. Del resto le comunità sono scompar– se dopo la villoria di Franco e il decreto catalano suUa collettivizza– zione è stato abolito. In Yugoslavia le cose erano andate diversamente. li nuovo sviluppo si era avuto dopo il crollo dell'esercito tedesco. Dopo la ritirata dei tede– schi si era fatto sentire l' influsso russo. Dapprima si (esteggiarono i russi come liberatori, più tardi Jj si senti come doruinatori stranieri. Le idee di rinno,•nmento sociale, però, erano giunte nel territorio princi- 1>nlmcnte per tramite dell'Unione so– vietica. Marx, Engels, Lenin, Stalin erano considerati come grandi 1>ro– feti, i cui insegnamenti dovevano es. sere provati praticamente nel terri– torio. Il partito comunista aveva sta– bilito il suo dominio assoluto, le tra– sformazioni socia1i ed economiche e– rano state introdotte dal governo per mezzo di decreti. Ln differenza tra questo me1odo ed i] modo di fare dei lavoralori e contadini spagnoli è essenziale. TI treno si a,•,•icina a Lubiana. ln– termunc.ote deciso ud esaminare a fondo la nuova sitnazione, io mj di– cc,•o che alla fin fine si trattava di 1>ratica e non di teoria. Decide il ri– su~tato e non le premesse. Le condi– zioni socjali tU un popolo sono de– terminate non solo da circostaoze e– sterne, ma anche da tradizioni e di– sposizioni interne. Si deve lasciare ad ogni nazione il dirillo di deter– minare da sola le sue forme di vita. Ci si deve guardare di stendere uno

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