Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

negli uni, paura negli altri di pros– simi radicali cambiamenti poli1ici cd economici. In tfucsto mentre scoppia la· gucr• ra franco-prussiana. Tutto è sospeso; lutti guardano con ansietà sul cam– po di battaglia e fan pronostici su c1ucllo che avverrà dopo la guerra: Ja sospensione non ra che aumcnt;:1- re la tensione degli animi. Sconfitto l'esercito Crancesc, datosi prigioniero l'impèratore, gli elemcn- 1 i consen,atori e reazionari accetta– no la re1H1bhlica cou1e unica solu– zione possibile per il momento, ma con fermo 1)roposito o di ristabilire la monarchia appena fosse possibile, o di Care in modo che la repubbli– ca non differenziasse in nulla da.llu monarchia. JI popolo, stordilo dal rumoreggiare della guerra, scorato dalle sconfitte e dai tradimenti che continuano con la repubblica come con l'impero, as1)ettò incerto tra la speranza, la paura, il !ospetto. Jl flOpolo di Parigi vuol combat– tere contro il nemico che l'assedia, ma è burlato, tradito, tauo sconfìg. gere in sortite parziali che sembra– no, o sono, organizzate apposla per essere respinte; è sottoposto in'fine ad una ca1>itolazione vergognosa. Gli elettori di pro\'incia nominano un 'as~emblea composta di tutto quel– ]o che la Francia feudale e militari– sta contiene di pii1 reazionario; e quest'assemblea, che è stigmatizzata col nome di rurale, accetla in fretta le condizioni di pace imposte da Bi– smarck, e si accinge a sottomettere la Francia al rebrime della sciabola e dell'aspersorio. La misura è colma. Gli elemenli rivoluzionari inco– minciano ad affiatarsi: gli operai di 628 Parigi, di Lione, di .Marsiglia Cre. mono, un po' per il profondo ma– lessere economico, un po' per i.I sen– timento patriottico offeso dal tradi– mento e dall'incapacità dei capi mi– litnri e civili, un po' per odio alla monarchia di cui si minaccia la re• s1aurazione. li governo co1nprendc che per es• s.er sicuro nella sua opera reaziona– ria lrn bisogno che Parigi sia disar– mala. L:t notte dal 17 al 18 marzo, segretamente, manda i soldati a pren– der possesso dei cannoni che la guar– dia nazionulc possiede dal tempo del– l'assedio; ma il tentativo è scoperto, i~ dato l'allarme; i militi del.la guar– dia nazionale svegliati di soprassalto accorrono per difendere i loro can– noni; le donn,~ clic li accompagnano si gellano tra i soldati, li 1>regano, li insultano, li abbracciano; i soldati nlzano i calci in aria e fraternizzano col popolo ... Due generali, Thomas " Lccomte, famosi come massacra– tori, sono fucilati, <1uasipatio di san– gue tra i soldati ribelli ed il popolo insorlo. L'indomani mattina, 18 marzo, tutla Parigi è commossa dalla noti– zia; le autorità sca1>pano... l'insur– rezione è trionfante. Sparsasi in Europa la notizia degli avvenimenti di Parigi, tome d'istin– to. tutti i rivoluzionari, socialisti, anarchici, repubblicani che nella re- 1)llbblica vedevano una trasformazio– ne radicale dell'ordinamento sociale, tutli gli anarchici del progresso i cui istinti generosi erano paralizzati dalla fede in dommi religiosi e poli– tici, tulli, da Bakunin, a Marx, a Garibaldi, dai metodici operai tede. schi all'entusiastica gioventù rivolu• :donaria italiana, furono per i Ilari-

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