Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

IL COMUNEDI PARIGI UNO STORICO INGLESE, il Le- ckr, disse che spe.Ho la leggen– da è 1)ii'1 \'ern dell11storia; e così di– cendo espresse, con forma alquanto 1n1raclo.rtsalc, un pensiero vero e pro– fondo. Lu leggenda i, r,iù vera e llill inte– ressante delln storia; 1>oichè 1 mentre la storia cerca foticosamente di sta– bilire dei fatti concreti riguardanti situazioni, aV\'Cnirnenti, individui determinati, e rie&ee 1anto difficiJ. mente, tra la compleuità degli ele– menti scmr>re incompleti e tra le con– tratldizioni dei teetimoni, accerta– r" la ,·erità; la leggenda invece, for– matasi inconsciamenle ed esJ>rimen– do. non il fatto, ma il modo come la j;\Crtle ha vis10 il fallo, rivela lo stato d"animo di un popolo, il significato intimo di un momento storico. È a,•venuto così per il movin1ento ri, oluzionario conosciuto con il oo– UH' di Comune di Pnrie,ri, che scop– piò il 18 marzo 1871, e fu soffocato nf'I snnsue nel maggio successivo. Ciascuno, 1nima ancora che si avesse alcun dato positivo su di esso, lo in1n11etrò secondo i proprii deside– ri; f' In leggendn che ne corse in Europa e nel morulo ebbe pit1 gran– dt• influeuzn chi"' non ne avrebbe po- tuto avere la conoscenza esaua ,1..-i fatti. Ed il risultato è <1uesto: che il Comune di Parigi è rivendicato dtt tutti i socialisti del mondo, ml"'nlrc in realtà non (u un movimento ~o– cialista; che esso è rivendicato da tutti gli anarchici, mentre non ru un movimento anarchico. Nel 1871 gli animi erano pcrfott11- mente preparati per dare al movi– mento parigino il significato che gli fo dato; e molto prob11bilmeote, se la re11ressione non fosse riuscita a s1>cgnerlo in sul nascere, esso sareb– be diventato realmente quel.lo che ai cre<leva che fosse in principio. La forza reazionaria nata dalla sconfitta della rivoluzione euroJl-e:t del 1848 s.i. era esaurita, e tulli seJl• ti\•ano maturo il tempo J>er una nuo– va rivoluzione. L'impotenza dei principii eclibe– rali ,. la.sciati in rei.aggio ai po~tl'ri della rivoluzione francese delln fine del secolo preredente, era divcn11111 nrnniCesla; e nuove correnti d'id,•e, nuove as1>irazioni ngi111,,ano le nrns– se. La « questione sociale » era di– ventata la grande que&tione. La n11- scita cd il rapido giganteggiare del. l'Internazionale, conseguenza divrn– tata causa a sua volta di qursln tiilun– zione, ave,•auo follo lln!Cf're speranze 627

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