Volontà - anno VII - n.11 - 10 gennaio 1954

periose della società, o considerare la solidarietà in un modo centralista ed a:s'iimilarla aUa vita di una caserma - e questo non può accadere con g1i anarchici partigiani dell'organizzazione e della vita in socie1:, orga– nizzate. F.A.B.C. in esilio li Segretario GREBROF N, d. R. - Abbiamo pubblicato que.~ta lettera dei compagni della Federazio11e A,wrchica Conumista Bulgara (in esilio a Parigi) come com– plemento a quanto già detto nel Questionario per la inchie$tti chi essi promo.,sll, 1 Ci (1st.enfrmu:,di proposito dall'entrare noi in direttu discussione, per ora. Rilevùmw solo che se si rilegge l'intero Questionario, ed i. punti che abbiamo tentat.ivament.e suggeriti per l'approfondimento a nostro 1ivviso necPssnri.o, ~i t,rova confermctt.o che i compu.gni bulgllri semplificano enor– me1•ie111.,, i problemi, per poter darsi con pùclrn parole generiche le (( illu– sioni di soluzione )> che essi espongono. I problemi effeuivi sono ben altrimenti com.plessi. La democrazia liberale ed il comunismo autorit.urio sono entrnmbi ri– dotti da loro cipallide lar·ve di ciò che sono veramente, tanto più [Jro/011di ambedue e in bene e in mule. La volontà del/ci << libera in1.esa >> per il coordimunemo delle auivitù cosidett.e economiche, in sè stesso ineccepibile, divent.a nulla quando si p(lrltt di « economia pianificata basata sulla statistica dei bisogni reali )> (chi determina il confine tra bisogni reali e bisogni fitt.izi? chi rnccoglie le sl.llt.ist,iche? chi pianificl1?). Lu. cc propaganda orgcmizzatu )) che « deve funzionare sotto il controllo del.le organizzazioni >> in che cosa è diversci dalla propagandu dei Purtiti? Quali so,w gli « istituti costituiti » che non ammeUcmo «l fonchunento un qunlche elemento di centralismo? e se gli « stututi )) sono solt.a11to « w1a mutua intesa liberamente accettala )), come non vedere che debbono es– sere aperti n mutare di com.inuo, mutando le persone che si c,ssocia,w? cioè debbono essere non•costituiti, non-perrmmenti, com.e cicutamente sorge dall'analisi di Godwin e da quella di Proudhon? Così si giunge a pensare che « la trasformazione sociale è in:apossibile senza un piano generale della nuova organizzazione della societi1, conce. pito a grandi linee >>: e che c,ltro ertmo i pimii di Lenin - che come esposti alfo vigilia del suo colpo-di.-Swto apparivano zeppi di buone inte,rzioni li– bertarie? Ecc. Ecc. Invitiamo i lettori ci rileggere nel ,i. 6·.1 dellu rivista l'insieme dell'In– vito aJla discussione, sia per la parte dei compagni bulgari siti per la parte 1 v. « Invito alfa discussione», in «Volontà», a. VII, 11. 6-7 (15-IX-1953), pagg. 322 e segg. 578

RkJQdWJsaXNoZXIy