Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

co,,c attuale, e li han trO\'ati non ~olo nei borghesi coscienti che fanno il male sapendo di farlo, non solo nella massa dei borghesi che son borghesi perchè son nuli così e non si sono mai domandati il pcrchè della loro si– tuazione, ma anche nella ma~a dei lavoratori, che .:,uhcndo !"oppressione senza ribellarsi ne sono il prinCÌflale sostegno; e per 1u11i lrnn conch.iuso ... alla pena di morte. E vi lrn anche chi ha delirato di non so <1111tle 1< respon– sabilità potenziale •> per conchiuderc 111massacro delle donr1(' gravide e dei fanciulli! Essi, che a rngionc contestano il diri110 :ii giudici borghesi di a1,plicare anche un'orn di curccrc, si fouuo arbitri Jclb vitu e della morte ahrui ed 11rrivano a dire clic si lw dirillfJ ml uccidere clii ,um p<'usa come noi! Pare incredibile. e molti non vorrnnno credervi. Eppure, poche sctli– m:mc fn, o~nuno ha potuto leggere in un giornale .- anarchico• 1•arolc co– me c1ueste: « A Barcellona è sco1>piata una h9mba in una prOC(>-,.:,ione reli– giosa l:1sC'iandosul terreno 40 morti e non sappiamo <1uanti foriti. La po– lizia 1111 arrestalo piì1 di 90 anarchici colla ;;peranza di 1nc11cr le mani sul~ reroico a111orc-dell'attentalo». Nessuna ragione di lolln, nessunn scu.sa , niente: è eroico a,,er ucciso donne, fanciulli, uomini inermi 1)crchè erano cattolici! Questo è gH, peggio della vcndclla: è il furore morboso dei mis1ic-i sanguinari, è l'olocausto s:mguinoso sull'ara di un Dio ... o di 111111 idea, che è poi lo stesso. O Ton1ucmadn ! O Hobcspierrc ! Mi affrello a dire che la ~rande massa degli anarchici spagnoli ha pro– testalo contro l'atto in.sano. Ma v'è pure d.i <1uelli che si dicono anarchici ed esaltano l'atto; e ciò bas1a pcrchè i governi fingano di confonderci tutti io un foscio, cd il pubblico ci confonda da,"·ero. Gridiamolo forte e felllf>re: gli anar<'hici non debbono, non 1>ossono es~re dei giuslizieri, essi sono dei liberatori. Noi non odiamo nessuno; noi non lottiamo per vendicarci, nè per ,•emlicare gli allri; noi vogliamo l'a– more fra tutti, la libertà per tutli. Poichè le fatalità sociali attuali e l'ostinata resistenza della horghcsfo, costringon gli oppressi a ricorrere ali' ultimo espediente della forza fisica, non retrocediamo innanzi all:1 dura necessiti, e prepariamoci ad usarne vit– toriosamente. Ma non facciamo vittime inutili, nemmeno Ira i nemici. Lo sco1>0stesso per cui Jottiamo ci astringe ad essere buoni cd umani anche nel furore della battaglia; anzi non si capisce come polrcmmo voler lottare per uno sco1>0quale è il nostro, se buoni cd umani non fossimo. E non dimen– tichiamo che una rivoluzione liberatrice non può usc"ire dal massacro e da! terrore. che furono e saranno sempre gencralori di tirannia. D'altra parte un errore, 01,posto a <1ucllo in cui cadono i terroristi, minaccia il movimento anarchico. Un ()O' per reazione contro l'abuso che in c1ucsti ultimi anni si è tatto della violenza, un po' per la sopr11vvivcnza delle idee cris1iane, e so1,rat11Uo per l'influenza della predicazione mistica di Tolstoi, alla quale il genio e le alle <11111lità morali dell'autore dan voga e prestigio, incomincia ad acc1uis111rcuna certa importanza Cra gli anarchici il parlito dt'lla resistenza passini, il <111ule ha per principio che bisogna la- 516

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