Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

prio sistema sia il sistema unico ed infallibile, buono per tutti gli t1omini, io tulti i luoghi ed io tutti i tempi, e che si debba far trionfare altrimenti che con la persuasione che viene dall'evidenza dei fatti. L'importante, l'indispensabile, il punto dal quale bisogna 1>artire è di assicurare a tutti i mezzi per esser liberi. Abbattuto, o comunque reso impotente il governo che sta a di(esa dei proprie1arii, spetterà al popolo tutto, e piì1 specialmente a quelli in mezzo al popolo che hanno spirito d'iniziativa e capacità d'organizzazione, iJ prov• vedere aJla soddisfazione dei bisogni immediati e preparare l'avvenire, di– struggendo i privilegi e le i&tituziooi nocive e facendo intanto funzionare a vantaggio di tutti quelle istituzioni utili che oggi sen·ono esclusivamente o princi1>almente a benefizio delle classi dominanti. Agli anarchici la missione speciale di essere vigili custodi della libertà, conlro gli aspiranti al potere e contro la possibile t.iraunia delle magg'.io– ranze. ERRICO l\fALATESTA da « Il Risveglio A11arcliico » di Gincwa, n. 78.J, J0.II -1929. /o penso, e l'ho ripetuto le mille volte, che il non res~tere al male « attivamente>) cioè in tutti i modi possibili. ed culegrwti, in teorici è as• surdo, perchè in comraddizio,re collo scopo di evitare e cl~truggere il male, ecl iu praticci è immorale percl1è rimieg11 fo solidarietci w11ww ed il dovere che ue co11seg11.e di. difemlere i deboli e gli oppressi. lo pemo che rm. re• gime ,wto dalla violc11=u e che co11,la viole11ui si sostiene non può essere abb11lluto che d" u,w violen:a corrispomlente e propor:ionatu, e che 1>er• ciò è wui sciocche::a o un ingtumo il fidare nella legalità che gli. oppres• sori .stessi fogghmo 11loro difesa. Ma penso clic per 11oi che miriamo (I/la pacè fra gli uomini., ulht giustizia ed aliti libertà di tutti, la viohm:t1 t! una dum n..ecessilà che deve cessare, a libera:io,w conseguitct, lei dove cessc, la necessità. della difesa e della sicure:=a, souo pemt cli divenMre un deliuo contro l'umm1ità e di me,wre a r1uove oppressioni ed ci nuove ingiusti=ie. Com.prendo gli scoppi irrefrenabili delltt vendetta popolare e la loro fun .. zione storica; ma non dobbiamo, uoi, ù1comggiare i se11time11t,icc,tt.ivi che l'oppressione suscita 11ell'a11imo degli oppressi. Pur lasciando e/te il tor– rent.e straripi e spa=zi via il triste passato, noi clobbillmo sforzarci di con– serv(lre alla lotta il C(lruttere cli lotta per la intem retlen:io11e u.mtma, ispi,. rtmdoci sempre all'amore per gli uomini, per tutt.i gli uomini, e respltl• gendo dall'animo nostro e per q11a1110 è possibile da quello degli alt.ri , i torbidi propositi che la tirmmfo ispira Pc/ il desiderio cli.-vendettu alimenta. E. M. 512

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