Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

LAVORO MANUALE E INTELLETTUALE L'ORIGINE di <1ucsta divisione degli uomini iu (e intellettuali>• (che poi spesso sono dei semplici oziosi senza alcuna intelleuualità) e <C1nanuali.& si può riscontrare nel fatto che in epoche e circostanze in cui il produrre a sufficienza per soddisfare largamente ai propri bisogni importava uno ttforzo eccessivo e sgradevole e non si conoscevano i beneifizi della coopera– :1.ionc e della sol.idarieti1, i pili forti o i pili fortunati trovarono i1 modo di obbligare gli altri a lavorare per loro. Allora il lavoro manuale, oltre essere pili o meno penoso, diventò anche sct,•110 d'inferiorità sociale; e per– ciò i signori volentieri si stanc:1vauo e si ammazzavano in esercizi equestri, in çaccie estenuanti e pericolose, in gare Ia1icosissime, ma si sarebbero con– siderali disonorati se avessero sporcate ]e loro mani ne] piìi pjccoJo Javoro protlu11ivo. li lavoro fu cosa da schiavi; e taJe resta anche oggi malgrado i maggiori Jumi e malgrado tutti i progressi della meccanica e delle scienze apf)licate, che rendono faciJe iJ provvedere abbondantemente ai bisogni di tulli con un lavoro piacevole, moderato neUa durata e neUo sforzo. Quando tutti avranno il libero uso dei mezzi di produzione e nessuno !)Otri, obbligare un aJtro a lavorare per hu, aHora sarà interesse dj tutti or– ganizzare il lavoro in modo che riesca il pili possibile produttivo ed attraen– te - e tutti Jlotranno coltivare, utilmente o inutilmente, gli studi senza perciò diventare parassiti. Non vi sarebbero parassiti, primo pcrchè nessuno vorrebbe alimentare dei parassiti e poi perchè ognuno tro\•erebbe che dando la sua parte di lavoro manua]e per concorrere alJa produzione soddisferebbe nello stesso tempo il bisogno di attività fisica de] proprio organismo. Lavorerebbero tulli, anche i 1>oeti ed i filosofi tras<..-endentali, senza danno per la poesia e per la fi]osofia. Anzi ... ERR1co MALATESTA ,la: Umunitù 1"01:u, N. 181, 10 agosto 1922, 483

RkJQdWJsaXNoZXIy