Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

lavoratore ed a volgere a danno del prolct:1riato tutti i nuovi portati della scienza e del 1Jrogresso sociHle. Jn secondo luogo la mancata resistenza pO()Olare. E di quesla mancata resistenza, trascurando altre ragioni d'ordine generale che non entravano nello scopo di <1uella conforcnza, io dclii colpa ai repubblicani ed agli :mar• chici. Gli uni e gli altri, consci dell'ingiustizia fondamentale di certe istituzio• ui e delle cattive conseguenze che fatalmenle dovernno portare, non si preoc. cuparono che della distruzione completa, e subitanea, di queste istiluzioni,. disprezzando tutto ciò che potesse attenuare quelle conseguenze cattive anzi desiderando che esse si producessero nel modo pii1 acuto possibile colla speranza che provocherebbero ed affretterebbero la caduta delle istituzioni. I repubblicani, avversi naturalmente alla monarchia, tutti i mali fa. cevano rimontare alla forma costituzionale, e o non crede,·ano possibile o per tattica affettavano di disprezzare qualun<1ue miglioramento, qualunl1ue riforma che non avesse a punto di partenza l'abolizione della monarchia. Gli anarchici, avversarii di <111alunque governo e quindi della monar• chia, ed a\'\'ersarii della proprietà privata aspettavano, per un ragioname11• to simile a quello dei repubblicani, ogni bene dalla trasformazione radicale dell'organizzazione sociale, disprezzando i miglioramenti di cui può essere. suscettibile il regime attuale, e magari augurandosi, !:empre colla speranza di affrettare il conflitto, l'aumento deU'oppressione e della miseria. Così tutta l'attività dei due partiti si riduceva a predicare ]a rivolmdo– ne. In <1uan10a renderla possibi.lc e prepararla, non si sapeva far altro che affiliare nelle rispettive organizzazioni degli aderenti necessariamente scarsi di numero, e raccogliere delle armi, che 1>er la marwanza di mezzi e per la vigilanza del governo erano sempre poche e cattive, e finivano in generale o. coll'essere sequestrate, o coll'arruginirsi e diventare inservibili. A <1uesto, i mazziniani prima, gli anarchici dopo, aggiunsero la dis1razione di qualche bomba piit o meno innocua. Intanto gli affiliati, a forza di aspettare la rivoluzione senza far nuUa,. fini\'ano coll'addormentarsi del tutto; e la massa del popolo, <1uella parte :almeno che tma qualche coscienza aveva e che avrebbe potuto far qualche cosa, sentendosi dire continuamente che non si poteva ottener nulla St'nza la rivoluzione, lasciava che governo e padroni opprimessero e sfruttassero a loro bell'agio ... e a.spellava la rivoluzione. Lo spirito rivoluzionario, suscitato in Europa dalla "rande rivoluzione francese e mantenutosi vi,•o nella prima metà del secolo" in Italia più che altrove, ora che per le mutate condizioni e per i mutati obbiettivi Ja ri• voluzione non si poteva fare più coi metodi vecchi, si andava inano mano spegnendo; ed il governo ha potuto alfine permettersi tutto senza incontrare nessuna seria resistenza: Ed è anzi molto spesso avvenuto che gli operai,. quando per forza propria han saputo organizzarsi ed ottenere qualche mi. glioramento, si sono allontanati più che mai dai rivoluzionarii, Je cui pre. visioni ed i cui propositi erano in contraddizione coi risultati ottenuti; in 473

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