Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

anrora piuura (pinura, arte di rap1)reien• ,a~e e-on forme e colori)? 6 - I tiu■dri recenti son tutli (con le ddorma%ioni ecc.) di liOUelli in fondo e• litranei al 11i11ore. Oo\•e invece il pillore l1a dipimo d'un 5ogge1to che gli premeva l'animo con un affetto (la rmulre, i figli piccoli, 111moglie dell'amioo - ad cA,J le ilcfor11111zio11i non ci sono. 1 - Pitauo ha illuslrato (almeno eo&i 1rnre alla Mostra) solo libri di luuo. edi– iioni rare l)<r bibliofili riec.hiuimi. prezio– :.ità tli molu pseudo-inlcllclluali. Prima <'Ondusione. ovviamente prov,•i- •oria e \•alida per me. Pil'aUO ignora deliberatamente che dipin. gcr<! è soverchio quando non si vuol dire null:i allo spe11a1ore. li pillore come il lei• 1cr1110('Ome il musicist:i oome l'ard1i1e110 od 011er11noper esprimere ciascuno col euo mczto tecnico 11ualcosa a chi guar11Ale loro opere, o ei dannano a risultali 1en11'anima. Picasso in reah;i ormai è senz'anima, mi pare: ormai non cerca più nulla. t un UO• mo che si sente arrivato. l suoi cori(ei (ed i milionari auoi clienti) lo hanno eviden– temente persuaso ch'egli può dimenticare 1•he il quadro è fallo per e&1ere guardato, e gu:irdato tb pcrS-Onedeterminate, le qua– li tlebbono ttntiTvi deuo qua1cou che con– dur• a rappre&enlarne l'argomen10. Que1ta ,·olontù non c'C più. Picasso è S-Olocon &è ;ueuo. or,-ogliosamen1e cerio. Crede ormai tli :ivcre raggiunta e determinala una pit• 1ura nuova: e non ••accorge che il suo ten. 1a1ivo s'è arenalo in regole. regole ormai 1011101Jcfini1ivc che giù s.i st1n1110anchilo• ~ndo. giì• se ne sentono scricrhi-Olare le giunlure. Piusso co1ì par sia giudicato fuori d'o• gni pro5J>Cttiva: uno. oggi - non nn mo• mento d'un fluuo. Ma queU'uno, in que• 11'oggi, pretende di dar validìti a un di– pingere che in fondo è animato &0lo d'una nuova rettorica, d'un insieme di canoni che lo co111i1uiscono in una nuova accademia, e nulla più. Nel generale moto de11e arti veno Ja di- 1integrazione de11a faba uniti cariesiana, Picasso a'è inserito nella sua giovinezza, e-on un molo che pareva prcdeuinarg1i una 550 grande fama, Ua cercalo ha cercato a lun– go il 1>uomodo. Infine e'è arenalo in una • maniera i.. co111e111amlo11i della fama che gli hanno rano gli uri11ori 1pecialiHati i.n • di11corsi d'arte» ed i milionari colluio• nhni di t(uadri (con le loro piccole corti lencrarie). Anche l'o11craio ignoranle condi:ciouato a trovar belle le copertine della « Domeni– ca del Corriere» senle la bellezza - • un'ahra)) belleiu - quando è dinanzi a l\,lid1elangelo. ad es. Perd1è non la sente {e questo è ben <'Hto!) dinanai a Picasso? Piusso una sola cosa gli dice: io, Pi– cauo. son riuscito alfine a dipingere, così come ,·cdi. un quid che è euenaia]e, che è definitivo. Se non lo ca11i1ei,questo quid, è colpa 1ua: ranelo spiegare da ehi capi– sce. 011purc acccua, e ti basti, che te ne assiruri io validi1ii, e bellezza. E' una 1ale posizione acre1t11bile:' In altri 1crmini. su un ahro piano, 1i ri- 1rova lo stesS-Oorgoglioso atteggiamento che è la peste del noSlro tempo. Giurale sulla parola del Maestro, Seguite il Maestro. Non vi importi di voi 11eui. del vos1ro giudi– aio. lnrolonna1evi. per il ,•ostro bene, Nola: può darsi che Piuuo quando par– Ja an%ichè dipingere diu parole migliori ,Jelle sue immagini, si mo11ri orientalo in un senso diverso 11a quello che gridano i suoi quadri. So che prodama la sua in- 1cnsa tocialitù (o invece •i limita alla « po• li1icità »?). Ma un pillore si giudica, in quanto piuore. da ciò che dipinge - non da ciò che scrive. d. L. FILM S Anche queal• volta non abbiamo tempo per recensioni. Ci limitiamo a richiame l'at– tenaione su alt'uni 1i1oli di films. Le re– censioni per i più inlereuanti verranno quando si potrà. "· C,l\',1.1.IERE Dl ,ll.LA \'Al,1.E SOI.ITAAIA, di Ceor. ge Stcven1. Coperto de1 1abarro d'un tal titolo ('«Sha– ne:e è il titolo originale), qucs10 grande film può anche panare come uno dei soliti

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