Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

RECENSIONI SEGNALAZIO/VJ PITfUllA PICASSO · l\oto,1r11 delle Opere Mil,mo 1953. Una moslra ben organiz1.a1a, con un Ca– talogo che aiula ad orientarsi cd a riflelle• re. ecc. Fi11almcn1e,un'occaiionc di sostare din:mzi ad un Pirauo abbastanza complcs• si,•o e nello Messo 1cm1>0dc11agli:uo. L'oc– cal'ionc di 11rcp:m1rsi ad :1vcrc un'opinione i.11 di lui. L:1 discussione ,•erri1. Qui basta una se• g1111l11-,.ionc, le riAcuioni frenolosc venule sponlan(.'e all'uscita llella mostra. l - Picasso è un grande pi11orc. Anche ,,e non è un « genio». Ogi;i è 1ro1•po foci1c, nelle coopcra1ivc di critici cd ar1is1i, dar Jel genio. Picasso è ccr1ar.ncn1e 1111 pinore lii valore, di molto ,,alorc. Basiano alcune opere es11osw (Famiglia, Ritrailo della si– gnora Elouard, primi Hitralli dei suoi fi. glioli, alcuni paesaggi; alcuni insiemi di forme-colori (Jrh•i di significato nonostante il loro ti1olo; alcune illuslrazioni per li. hri, ccc.). 2 - I t< l)Criodi » della J)illura di Picas• so, i suoi successivi u modi di dipingere•• 90110 testimonianze di una grande vi1alità. 'on però ugualmcnle di una capacità crea– tiva eccezionale. L'artista veramente gran. dc, dopo il 1cmpo in cui si conqpi11a la l)icnezza della ma1urit1Ì tecnica, esprime ciò i·hc vuol dire iu 1;1. un» modo - che è 1< il modo suo », definito, e gli offre possibili– tà i::sprcssivc infinite, ma tulle sullo stesso piano. In Picasso oontinua anche ben dopo la m:11uri13 tecnica una ricerca che per via 1>crdc l'anima, che si sterilizza, che diven– ta 11uramcntc imcllettualc, estranea alla pit. 1ura come arte a sè. In fondo la sua ri– cerca si mostra priva di significato. Per i111cmkrvi un senso occorrono i volumi di parole degli c.segeti. Povero piuorc colui che ha 1,i.rogno di socoor.ro di lcncrati per faui c:1pire (come il lettcralo che ha bi.so • gno di illuslrazioni). 3 - l'are comu,111ue che ora (a 70 anni) Picas,,o abbia ormai raggiunto anch'egli il suo modo, caratterizzato dalla !istematica dcforma-,.ione tielle forme e dei colori. Mli la sos1i1uzione di as1razioni (astrazioni in• 1cgrali. senza nessun s.:nso 1lcrcepibilc) alle forme cd ai colori che si J)ensano quando si Jlensa un de1crmina10 soggetto. <I - Le sue opere 1liì1 recenti - com• prego il « Carnaio in Corea >1. che fa su– bito 1•cnsare ad un hcn altrimenti vivo quadro di Co)'a: compri!SO i grandi pan– nelli di « Cuerra • e « Pace•• che in tanto un poco s'intendono in quanlo lo SJ)Clla• ton: ,·i sostituisce mentalmente altri 11tm• dri con :ihrc forme ahri colori per :1i11tarsi a caJ)ire dai '"°chi accenui che gli riesce di afferrarne; comprese le innumeri 1.t Don. ne sedute». e alcune son pezzi da museo de,:li orrori a rui non sì resisle ,,icinì; f"Omprese le presc111a-,.ioni dei figli « analiz. zati » - non parlano allo spcllatorc. Pi– casso pare ignorare che 1111 quadro ha sen– so sollanto in 1111111110 riesre a s1abilirc 1111 r11p1H>rtotra il pinore e lo s1►e11atorc. 5 - Può dirsi: a qualcuno Pic11SA01mr parla. Ma a clii? ffo vis10 alcuni estatici: ma mi è pano di sentire che dietro c'era il vuoto. Es1:ui in fondo intellcuuali. sol. ta1110 in1clle11uali. Lo spe11111oremedio (in• tendo di media cultura: chi può ca1lire la prosa di Joyce o la musica di Prokofiev o le eos1ruzioni di Wright, anche 8C non sa dissertar,,i stipra) non si sente clire nulla da questi quadri. Se cj ragitina llU, finisce per scoprire che forse vi si può trovare un poco più del vuoto apparente a prima vista: ma una pinura così eerebralizzata è 549

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