Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

CALABRIA ANNO VII n. 8 15novembre 1953 LA HOVJNA delle povere terre e dei povcri-ssimi vilhtggi della Calabria riporlli in primo piano l'evidente incapacità delle « classi dirigenti>) tuttom pa<lrone dello Stato itrtliano, e clae sono della stesse,. specie (talvolta le stesse persone) di quelle che ne crmt pculrone duce Mussolini o pii,, in• dietro ancora duce Gioliu.i. Altri paesi hcumo altri cd almeno pi,ì capaci domi,wt.ori, i quali si cw– vedono che se nallc situa:::ioni di crisi non dimostrnssero di saper condurre com1111qucin pori.o fo_ brtrca pericollmtc affonderebbero per primi nel uau,• Jragio ccrt.o. Così è swto con l'insieme d'interessi (non solo economici!) coa– lizzati al.tomo a. Roosevelt. nel 1920-1930. Così. in lnghil.tcrra Clwrchi/1.-At• t/ee (,,ssociazione solo in superficie strami) nel 1940-1945, e poi dal 1945 ud oggi. Così in Cermaniu, dopo il crollo del nazi.sm.o nelfo. sconfiua mili– tare ("nclte qui associctta cfol pericolo comu,1,e per i ri.spettivi preclomini gente anche m.olt.odiversci) gli uomini della nuova repubblica. Du noi, invece, la maggiore attività degli uomini dello Stai;o, dopo la sconfitta ciel fasci.smo (De G"speri o Togliaui, Saragat o Scelba, Fanfani o P"cciardi, e giù per li rami nei ·vari com.ptlrtime11t.i swgni in cui è or– ga11izzat.(l c/i.vi.s,iper<<Clltegorie » la torta ciel comm1clo) è stella e resta quella cli dos(lre saggiamente lti distribuzione delle interessate elemosine am.eri– ca,ie agli conici, ciascuno colt.ivcmclo ansioso le sue proprie clientele, senza alcun pensiero cost.rut.tivo, senza nemmeno 7,aurti dell'avvenire. «Signori>> che in fondo Iran l'animo ciel fozzarone: se tutto -va male, qualcuno pen– serà pure u rac/11,u1re e incollare i cocci (che sia Eisenhower o Afalenlwv, clie importct? resterù <i gc,lilLwrlL gcmga od un'altra: ma. in Italia c'è sem– pre post,o per tutti, come provano le omertà giù in at.t.o tra clichiarati cw– versari). I risultati si vedono. Bastct tm confro,ito. Lei Germania, tuttora occu– pat<i111ilitctrmç11te,ha ricostruito per 1111oveproc/11:ioni le industrie msate dlli bombllrdamenti, e il lavoro-pensat.o slci non solo risollevmulo il medio ~enore di vita a. standard pi,ì. m11cmi, mlL invade i ;,wrcat.i altrui, i nostri italùmi se ,w s1<11mo gonfiando già. Noi, per co,itro, ancora contirutfomo con l'cmimo del mendicante: nesswro dei dirigenti OS(t rischiare nulle,, tutt.i recfo11!(11~0 che lo_ St<ito sussidi, c~ie_gli umcricani cliano orclitw:ioni, che gli opcn,1, s1,rctssegnmo ad 111wsemi-chsoccupazione abituale. 385

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