Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

.A.nche in halia, tra la lanla gen– te che av\'elcnata cli rclorica canta « Trieste del mio cuore », quanti sanno che quclln ciii.il di1)endc lo– talmente per il suo lavoro dalla con– fluenza libera di genti e di pro<loui dalle nazioni che la <'Ontornano, che l"halia da sola non potrà che ali– ntt"ntarvi con molta spc ..a una ,•itn– li1à artificiosa? Carceri. Seguitano i dicicorsi attorno al pro– getto di legge per l'amnistia. Si sen– tono dire molte cose. E molte altre J)Olrrmmo dire :anche noi. Ma a che spcuclcrc "ane p:1rolc 1 poichè i po– litici professionali inf'uricati cli rc11i– gcrc la legge non :tScohano le voci della nosl ra s1•ccic? Pare certo che la legge sari1 forte– mente vizillta dai molti troppi limi– ti che le saranno posti altorno. Se ne gio"eranno certamente i po– chi fascisti che ancora rimangono in 1>rigionc. 1\ll11 anli-cpurazionc di Nenni, all' orci• 111nnistia cli To– gliatti, si aggi11ngcri1 ora l' amore– cristiano elci Partito DC e dei suoi comJ)ari. Altri residui inlos.sicanti torneranno in circolo nel noslro po– polo. i trallassc· di 1ogliere di pri– gione i fascisti e me11erli, ad es., nl lavoro in unn colonia agricola, a zap– pare In terra, a riforsi uomini in una fotica umana, saremmo anche noi d'accordo. Chi ha conosciula la pri– gione non può che rallegrarsi ogni ,•oha che un suo simile ne esce. Ma rimcllcrli pari pari f'Ome ciundini trn i cittadini, nd accrescere la schie– ra esigua ma ben s[rullata dei no– stalgici, proprio no. Non si gioveranno invece tlel– l'nmnistia, pare, molti « colpevoli » di reati cosidctti comuni, e contro ogni senso di giustizia. Ad es.: vj son condannati, nnchc– nll' ergastolo, per « reuti comuni » commessi durante il fascismo - e che in sostanza erano stati spinli a <1uei reati proprio dal fasciS1UO (niz• g-ressioni. .rapine, omicidi talvolta di gente messa al bando, hraccali dalla polizia, certi cli essere maltrattali od uce.isi appena !)resi) - i <1unli non heneficiernnno di nessuna n11en11a– zione di pena. Ancora: saranno csclu;;;i. pare, molti delilti commessi da cx-parti– giani nel periodo immcdiatamcnle successivo alla Resistenza. Si trulla di giovani abituuti 11davere molle armi ed a ser\'irscne, abituati all'i– dea che per mnngi11re e dor111irr hi– sognava « arr:mginrsi » - e che lum– no continualo J)er inerzia a vivf'rf' secondo quelle leggi anche dopo clit' lo Stato ne a,•e,•a decretala finita la validità. Infine: anche per i vcrj e 1>ropri reali comuni 1rnre l' nmnislia snrì1 molto poco gene-rosa. Non territ al– cun conio del clima sociale in cui s'è trovato il popolo italiano per un– ni dopo In fine della guerra gucrrci– g:iata (ed in pari<' c'è ancora). Anni di mercato nero, cli contrallazioni olìcure, in cui tulti i residui nep;a– ti"i fasciati <lalln guerra operavano pienamente: si sn che solo l'intcr<'S• sato denaro <lcllo S1a10 americano ha evitato in quegli anni che in Ttnlia si giungesse al cannibalirn10. Anni che dovrebbero essere canoollati, sen. za infierire oltre su tanta povera gen– ie clic ne è staia 111 vi11ima - men• I.re tanti veri responsuhili sono Lul– lora Marcseinlli d'Italia, l\finislri, Deputati, Senatori, od al minimo 411

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