Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

A N T o L o G I A LE ULTIME LETTERE DEI ROSEMBERG (D A S I N G • S I N G) 15 settembre 1952 Mio caro Julius, sempre più tendo a ri1>iegarmi su me ste.ua , e sol9 quando sono cot1 te riesco veramente ad uscire dal mio isolamento. Di giorno in. giomo la se1mrazionc diventa più intollerabile. Il mio spirito cd il mio cuore deb– bono subire di. giorno in giorno, gli assalt·i sempre più terribili. Sapere che nessuna coercizione, per qua,ito forte possa essere, non ci farà mai rinnegare nessun principio, , i.on diminuisce in niente lo stra::io del Cuore che ci fa soffrire. ' Mio caro, io t'amo con u,1, ardore che supera il mio dolore. Prendimi, dunque, nelle tue braccia, il mio cuore è troppo pesante ci for::.a di. de– siclerarti. Sempre lu tiw donna. Et/t'el 25 settembre 1952 Mia carissima Ethel, ic non so se tu possa tro\'are qualche momento di felicità in questo giorno del tuo anni,,ersario, iJ terzo che tu passi in prigione, a disprezzo di ogni giustizia e di ogni diritto. Tuttavia noi celebriamo questo giorno, e quello della tua nascita, in un modo speciale, promettendoci di nuovo di lottare con tutte le no,;tre forze per 1a maggiore felicità dei nostri figli, deUa nostra famiglia, di tutte le bmiglie. Felice anniversario, mia cara moglie, ed bo una grande speranza di trascorrere il prossimo anniversario con te e con i nostri bambini, a casa nostra. Fatti coraggio, noi abbiamo fatto molto cammino. Sono iìnalmente riuscito a leggere per intero la minuta del processo. Secondo me i nostri diritti sono stati ben difesi dal nostro avvocato, e se il nostro processo non è stato finora nè giusto nè imparziale è a causa del 280

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