Volontà - anno VII - n.4- 31 maggio 1953

POLITICI ALL'OPERA In Italia infuria il Comei:ale. tll real11ì ciel/a nmlra condi':ìone ~ &ommer&11 clal tliluvio di men:og,1e cl1e i politici profeuionaU propi• nano ol ,,opolo. ESJi sono 1,oppo inclaffaroti nella « grande-polili'ca », 1roppo presi dalle « grandi idee• per occuparsi dei problemi concreti di noi mi&eri, sudditi o gresari. t scon.rolarue con.statore fino o cl1e punto fa presa tra i' sudditi ecl ; gregari, 11uest'a:ione annebbiante dei politfoi, non solo da noi in /rolia, ma in tutlo il mondo. . Il pun~roma e/re noi tracciamo non è coruolnnte, ma di"ce l'urgen:a d, racco1l1ere tutte le forze e le energie degli uomini amanti delle lj. bertà e della giilsri:ia pu resi.stere e combattere contro /e /orze man. tanti del totalitori.m10 mondiale. 1 J.N AHGF. TINA due « frasi sto- riche » sono state pronunciate in questi ultimi tempi. Peron ha det– to: u: se è scritto che io debba resta– re nella storia come un tiranno, son pronto anche a questo ». E il Se– gretario Generale deUa CGT (orga– nizzazione dei lavoratori) ha detto: « se occorre una dittatura sarà tra noi la benvenuta ». Intanto 1u crisi si aggrava. Il dittatore Peron cerca invano sostegni tra i suoi affini del governo del Cile, invano si fa gui– dare in patria dai gerarchi nazisti a cui ha offerto rifugio. Alla mise– ria di prima sta surrogandosi una .miseria ancor maggiore, e senza nem– Uleno il conforto di quella minima possibilità di resistere che prima la– sciava aperte le vie dell'av,•enire. Il marcio della dittatura genera i soliti frutti. Tutta Buenos Aires co– nosce quali combriccole avide si umo. vano dietro jl paravento delle belle parole del « generale », tra gli ap– plausi ben « organizzati » dei )avo- ratori inscrilli (cioè irreggimentati) nella CGT. Il fratello del.la indimen– ticabile E,•ita si è ucciso al.la vigilia di veder esposte in pubblico le sue dilapidazioni. E - conclusione di primo piano per la cronaca - bom– be scoppiano un poco dappertutto nella scia del dittatore. Sono certamente in buona parte bombe ammaestrate: <1uasi nessuna ha fatto altro che rumore. Ma è pro– babile che qualcosa sia genuina. E ques1i pochi attentati con cui il po– polo argenlino esprime (mancando ogni altro modo) la sua protesta con– tro il regime che ha condono al ra– zionamento del pane e della carne, <1ualecompenso all'aver ceduto quel poco di libertà di cui poteva di– sporre - (anno rilevare un !atto strano, inclassificabile per i nostri elassilìcatori di tutto. In Argentiua, oggi, gli «attentati» sono compiuti anche da medici da intelletuali da industriali, da gente che nel linguaggio esoterico dell'Eu– ropa marx.istizzata si definiscono « borghesi ». Qualche giornale ha 165

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