Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

sorto a proposito delle garden.cities (ma è un e<1uivoco in buona Cede: in realtà lui, come gli urbanisti in genere, non pensa mai ai lavoratori, al pro– letariato; le sue soluzioni sono, alla fin fine, soluzioni J>er il medio ceto o per operai borghesizzati), dice in The condition o/ man. (1944) del romanzo utopistico di Morris: ... « descrive un nuovo ordine nell'architettura, urba• nistfoa, sviluppo regionale ... ed è una ,,isione ben 11iii ,•icina a noi che le città vetrificate degli uomini meccanizzati; oggi si cerca autoeducazione, au• toespressione, self-go,•ernment ... 11. Come la meniamo con la J>roclamazionc di Howard a primo moderno pensatore urbanista che abbia avuto una sana concezione sociale della ere• scita della città? con la dichiarazione che dopo Owen e Fourier t! Howard il 11adre della concezione veramenle sociale df'll'urbanistica? 2. Oweo e Fourier : anteeigoaoi del comune libero e della iotegra,;iooe di campagna e città di pro• dazione e distribuzione. Evidentemente oltre a occuparci dell'ambiente storico in cui Howard si mosse, è neccssnrio che diciamo la nostra opinione sul rapporto ideolo– gico clle Mnnford tende a suggerire tra cosini e i due pii1 noti 1>ensatori &O• ciali (preciseremo socialisti tra. p~o) dell'Ottocenlo che abbiano tradotto le proprie idee in schemi urbanistici. Per Munford infatti (vedi The colture o/ cities) il molo verso la nuova concezione urbttnistico.comunitaria (una concezione nella quale i v•lori sociaH prevalgono su <1uelli finanziari - e sarà il caso di sottolineare 11ubitoche il dilemma è C8poslo in forma senti• mentale, irrazionale; qui ua il punto di trattura con le dottrine specifica• tamente socialistiche) si estrinseca attraverso Owen, Fouricr, Howard ... I:: un crescendo d'approfondimenti, secondo lo storico americano; secondo noi, e lo dimostreremo con piane relazioni delle tre idee in questione, la 1erza non ha nulla a che fare con le precedenti (come, e già l'abbiamo di• mostrato, nulla aveva a che fare con le idee pii1 vive socialmente, con le azioni piì1 valide, del tempo in cui il suo inventore si aggirava tra Plnghil– terra e. r America). Owen - dice il Munford - fu il primo a fronteggiare la barbarie dei risultati sociali dell'indus1rializzazione proponendo agli operai di uscire dalla loro squallida esistenza di schiavi della fabbrica J>er costruire piccole comunità equilibrate in aperta campagna. NE:Uaprima comunità progeuata da Owen si esce dall'utopia definendo la cellula base della città in relazione con Je nuove forme di organizzazione industriale sviluppatesi nella fabbrica. 11 progetto di Owcn oltre s essere radicalmente migliore di tutti gli schemi urbani delrOttocenlo, aveva il vantaggio sui quartieri delle cJassi elevate di Londra e •li Edinburgo d'introdurre nel Piano elementi essenziali di vita sociale. Fourier con la sua società « armonica " offri una base psico1ogicamente più ricca di quella di Owcn, talvolta troppo aridamente razionale. e i suoi • 51

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