Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953

.:sente tutLi gli as1>etti foorchè <1uello di necessiti1, specialmente se gli co– mineia ad andar male. Gli stromba.,;. zamenti di <Jncsta necessità e tutte le Crasi esaltatrici deUa guerra suonano I remendamente vuote e superlath•a– _mcntc folse a <pianti ne devono sop– portare il peso e Jo strazio. Non è che li Jascino impassibili; queste fra– $;i li commuovono e li disturbano, ma è sopratutto perchè fanno vio– lenza al loro intelletto, al loro cuo– rf• e alla loro individualità. L'istinto di conservazione di ognuno non osa ribellarsi a <1ncste frasi, bcnchè si senta da esse minacciato cd offeso. L"udirle s,•cglia la coscienza alla vil- 1.'.1 e all'impotenza di questo istinto d1'è 1>rigionicro di «1uelli. che tcn– ;:::0110 le redini d'una nazione. Questi t)Oi, <1uelli che la guerra decidono e dirigono, non la sentono neppur lo– ro come necessità, ma come a,•,•en– tura, come una meravigliosa occasio– ne di dimostrare a se stessi e al mon– do la realtà della propria potenza, della propria , 1 olontà di potenza, la <1uale è sì. come dice Nietzsche, vo~ lontà di vita, ma d'una vita ben al cli sopra e lontana dai bisogni di nutrizione. TI dire che nell'iniziare una guerra essi abbiano presenti i bisogni di nutrizione del loro po– polo mi sembra un far troppo gene– roso ~gaio a questi capi di governo di un altru.ismo che non hanno nè 1>ossono avere. Jn vista ·d_iuna guer– ra. i cui risultati sono sempre malsi– curi, essi sacrificano la possibilitìt di soddisfare sicuramente in pace que– sti bisogni del popolo loro. Dopo o;:::niguerra, anche vinla, vediamo il prezzo degli articoli necessari alla vila straordinariamente più elevato che non 1>rima mentre i salari reali ne risnhano inferiori. Le cifre enor- mi spese da un governo per prepa– rare e condurre una guerra, se s1>e– se in opere sociali o in aumenti di salari, risolverebbero largamenle quel.le deficienze di. nutrizione 1.er abolire le <1uali si afferma che la guerra sia preparata e condotta. Non Si può parlare in biologia di mrn supremazia d'una 1>arl.edell'or– :;::anismo sull'altre nè di una subor– dina.,;ione o di1>endenza che non sia vicendevole delle parli e del tutto. La guerra, in cui la minoranza ai po– sti di comando non esita ad esporre a ferite ed a morte ogni altro setto– re ciel corpo politico, non ha riseon- 1ro in nessun organismo vivente fuor– chè <1uello urnano - do, 1 e sovente si dì1 il caso di un cervello clic per cer– ti fumi o capricci suoi causa al cor– po disagi, disfunzioni e morte ap– punto perchè è t.rlsto e misterioso prh•ilej?:ÌO mnano d'aver fini extravi– tali e di poter quindi agire contro i fini della vita. L'artificialità della guerra, il suo essere un affare della minoranza che comanda e non dell'intera nazione, risulla palente allorquando durante una guerra, per una rivoluzione od un col1>0 di stato, vien sostituita la minoranza al comando. La nazione allora non cambia come tutto, i] po– polo rimane il medesimo, eppure la nuova minoranza può cercare ed ollenere la pace a soddisfozionc del– la maggioranza. Ciò ci conduce a notare come una guerra .moderna comporta delle al- 1ean7.e, tacite o palesi, atte non solo a risolvere i problemi cle11a guerra ma pure quelli della nutrizione. Perchè quindi non risolvere lali problemi per mezzo <U quei prov. vedimenti che cementano le a11eau- (,ff}

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