Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953

che si facciano vivi. Ci vuole una mobilitazione! Ingegneri, impiegati, dottori, studenti, operai, tutti vivono 11 contatto dello Stato o per lo meno di aziende. Quasi tutti possono os-– scrvare i danni delJa cattiva ammi– nistrazione: gli sperperi degli iu– competenli, i ladrocini dei farabutti, gli intoppi degli organismi masto• donlici. f: l'ora di finirla coi farmacisti dnlle formulette complicate, che non ,·cdono pili in là dei loro barattoli llicui di fumo; è l'ora di finirla coi chiacchieroni, che ubriacano il pub– blico di belle frasi risonanti; è l'ora ,li fini.ria con i scmplicis1i, che han– no tre o quattro idee inchiodate ncl- 1:t testa e fanno da vestali al fuoco fatuo dell'Ideale dislribuemlo sco– municl1e ... Chi ha un grano di intelligenza e di buona ,•olontà don:i i1 proprio pensiero, cerchi di leggere nelJa real– là qualchecosa di piì1 di <1uclche si le;!ge nei libri r giornali. Studiare i 1.rohlemi odit•rni ,,uol dire sradicare le -idee non pensale, vuol dire allar– J.!are la sfora del proprio influsso ili 1)rOpagandis1a, ,•uol dire far lare un passo avanti. anzi un bel salto in lunghezza 111 no~tro mo"i.111eu10. Bisogna cercare le soluzioni affron- tando i problemi. Bisogna che ci for– miamo un nuovo abito mentale. Co– me il Naturalismo superò la Scob– stiea medioevale leggendo nel gran libro della natura invece che mi le– sli aristotelici, l'anarchismo superc– rìt il pedante socialismo scier..tifico, il comunismo dourinario chiuso nel. le sue caselle aprioristiche, e tulle le ahrc ideologie cristnUizzate. )o intendo per anarchismo critico un anarcl1ismo che, stnza essere scet– tico non s'accontenta delle ,,erità ac– <iuisite, delle formule sempliciste, un auarclùsmo idealista ed insieme rcu– lista, un anarchismo, insomma. che innesta ,·erità nuo,•e al tronco delle sue verità fondamentali, sapendo )'O– tare i suoi vecchi mmi. Non 01,era di facile demolizion(', di nul.1.is.moipercritico, ma rinuo,·a– mcnto che arriccl1iscc il patrimonio ori1tinale e gli aggiunge forze e bel– lezze nuove. E <1uest'opcra la dobbi:i– mo fare ora, poiehè domani clo,•rc– mo riprendere In lolla che umi ,i concilia col pensiero, s1>ecic 1•er noi che non possiamo mai ritirarci sotto la tenda quando infuria In b.'.lll:tglh. CAMILLO BER~EIU "' 1'111:ine li~r1ade. A Il. n 14. Mila110 20·2-1922 CIVITAVECCHIA. 19, 20, 21 e 22 merzo 1953 Congresso del Movimento Anarchico Italiano ORDINE DEL CIOR~O •~·Ordine del Giorno prc!enlato rimane c-o~ì formulato: I. • Carallcri fondamcnlali del movime1110 anarchico. 2•. Pro1H>sle di a11ivi1à 11ratica e prcu di poii:i:ione di fro111eai problemi <!O· ,iali :OIUali. 664 3. • Problemi imernaziona]i: ili :anarchici e la guerra. 4.. Cli anarf"hici e Jc lotte operaie. 5. • La ua111pa. 6.• La pro111gand1 orale. 7.. L'aui,1cnta alle ,·ittimc 1,olitichc. 8.. La Conuniuione di Corri&pondenxa. 9. • Varie.

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