Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

co111em11la11do ,i, 11rogrc,s;;i della rivoluzione industriale, avveri iva: « /,e m«cchine. ifl. elusa I« maccliin« amministrtuiv«, ,l«nnu per I« prima vòha~agli uomÌlli il me.:::.:::o ,li unire le proprie forze se11.:::a clic ne imi• sco,10 i cuori, dom10 foro il 111e.:::.:::o ,li l«• 1:ornre insieme sen:a cl1e neppure si cono• scuno ». Ed aggiungeva: « lii 11ueMomo,1do di ferro i. cui movimenti sono così preci:si, fo sola cosa clie mane/ii è l'uomo». Un altro monito viene dal Marx dd l8.U: « Dobbitimo evit11re cli porre li, societti co• me un'astra:ione di fro11te flll'indfoiduo. t l'i,ulivicluo l'essere sociale ». Ci conrermiamo così rhc Marx ebbe 1111 precursore in Leroux nella sua concezione della lotta di classe e che da Pcc11ucur dc• rivò la iuli descrizione della co111amina• zione progressiva della socic1:'1 auravcuo i metodi e la morale del ca11i1alismo. 11011- rhè la sua analisi del processo 1>er cui la picrola impresa viene gra1lualmcnlc eli– minala dalla ~pieta1a eoncorrenu dei lrust c dei car1el. Pcrchè le idee d'un Blanqui non riu~irono a 1rionhre è s11iega10 dal– l'autore come kgue: « Il roman1ici.smo non ebbe un metodo da porre «I sen·i:io ,lei .suo iclealismo. t'entusiasmo religioso comlu.sse molt.i romantici agli errori ,lenun– cfoli du Marx: il misticismo ,lei Saint-si– ,,v,: ·,mi r ,li l-"011rier, r mlor11:i<me posi• tivista del « Crand Etre », l'umanitti, di cui. non si può dire .se .sio un esisten(e reale op11ure u,1'idea senerole ». t una s11iega• .:ione d1e non convince. o, Proudhon ricordiamo le seguenti 11a• rolc: 41 La libertà, come la ragione, esi.sle e si mtmi/esta solo mediante il dispre::o c111uirmo dei s11oi prodotti; muore ollor– c111undosi abbaut1 oJl'adulo:ione di se stes• .su ». lntèressante è pure la lettera che scrisse .il Marx 11uando questi l'invitò a far parte dell'lnh:rnazio11ale. Vi dice fra l'altro: .. Ofomo 1d mo11do w1 esempio di. .1,,1g~fo e prevùlen1e wlleran:a, mo non Joc– cfomoci i copi ,li una nuova io&.olleranw ,~rcl,è silimo 1dlu.1esta di un movimen10 ». Prima ancora che l\.Iar)( appadue 1ulla sce• 11;1 un ,·erto Jac,111cs Dupré scriveva nel 18,ll con intuito 11rofet.ico: 11. In un senso, qu<1mlo il ,,,imo mi11i.s1ro Cui:ot manda i poveri all'ospizio o olla prigione e quan. ,lo li coscrive per l'esercito, già .sto pra• tic1111clo il comunismo .11). G. B. LA CUCCAGNA SEGUITA P«re che .s1iu per e.sser11tappro1mrn ( o sar,ì giii approvala) 1111a legge che concede un grouo contributo sta/aie (diecine, /or~ cemim,iff cli miliardi) per lo coslmzio11c dl navi•cis1erno. Si ,!ice, 11//icialmente: occorre /"r l111;or11re i C11ntieri. Op1mre: occorre incremen– tare 1t, floua merconlile. Ciò che non si clice: pare che W. le,tge ovr1i effet10 retroattivo, conlro ogni c111111e giuriclico, e servirti così 11 di.strib11ire op11or1u1wme111c i miliffrcli Ira i grossi ornwtori che - sicuri ,Ii vincere alla fine lo pnr1i1a - giù l,am10 ordinale le costrn:ioni di ci.• .s.ter..e fii Con/ieri m1:ionali. Così seguita la c11ccag11a. J grossi Cantieri continuuno a co.uruire a prei.:::i1il1iuimi. e 11eS$1.1110 ,lis111rb" le ele/amiacl,e ,lire:icmi loc"li e ce11/rali e le superdire:ioni naiio• ,iai; clie .son la rt1j.:io11e delle rngio,1i. cli tutto il j,m:ionom('ll/o inefficiente ,folle /ab• kiche. I J.:rOs$iArnwtori mar1gfono a 1/UMtro fl(1lme111i: e 11r(l1irioalla cl1iw111 tli 1111 ,,~rio,lo cli 11ofi Jam,uticamente (11,i, i,1 cui l11111110 accumulalD e1wrmi 11wmti1ii di de. •aro. tendo110 con . ~11cce.uo l a 1110110 sul ,Ienaro 1mbblico, cl1e è /atto sopratutto ,I; fame italia110 e di elemosi11e (imere.s.sate) americane. (Intanto si sono .sta11.:::iati .sei miliardi in 111110 11er tlar CtlSe 11gli i111lia11i che II Nu– poli a11cor vivono in grotte e rovine: e lo sranft"1me1110 .~1e,1W{/ 1r11dur.1in de1111ro •lff 11pe11dere,e più ancora ili lavoro tla /are). Cl,e bel momlo. 635

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