Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

Le radici del socialismo come quelle dell'anarchismo moderno sono neJrambiente e nel clima che fermentarono la ri,•oluzionc democr:ttica stessa, cioè nel secolo XVIII. ((Quanto esiste di socialismo - scrh•e il Nettlau - ebbe allora e di 1ì1 il suo 1>rimo impulso, e si può· dire, senza tema di smentita, ebbe inizio come movimento umano, non come movi– menlo di c1asse. La storia ha dimostrato che fino a <1ucJtem1>0 l'mnanitZ, era ignorante incapace di vivere liberamente .. Ma dalla mctit del secolo decimottavo in poi una grande quan1iti1 di persone si è fatta avanti, dap– pertutto, rivendicando il diritto di regolare dn sè la propria ,·ila ..... E <1uando l'azione collelliva ebbe inizio: la guerra 1>er l'lndi1>enclenza amc• ricann, la rivoluzione francese del 1789, le rivolte f' il malcontento in molte altre parti d'Europa. aHora ben pochi incominciarono a 1>CllS!lrC il grande problema nel suo insieme, uomini quali Condorcet, Wilhelm von Humboldt e alcuni altri, Cra i <1uali William Godwin produSS<.·l'opera di gran lunga maggiore scrh,cndo An Enquiry cou.cerning Poli1ic"l ]ustice ..... ,,. 11 Nett– lau afferma proprio in <111cllo ::critto che il libro del Godwin fu per mezzo secolo l'o1>era 1>rcferi1a - r/ie stmultml 11,;orl. - di tulli i pensatori indi– pendenti cl'lnghilterra. Riassumendo il pru1siero do1uinantc <lei Godwin, Max Nettlau ricordn ch'egli scriveva contemporaneamente allo svolgersi della rivoluzione fran• cese e notando di <1uesta gli errori cercava di indic:1re come evil:trli: « Tutt•• !-arebbe staio J)erduto - scrive il Ncttlan - se il princiJ>Ìo della coerci– zione governativa fosse tornato in auge, per quanto rigeneralo potesse pre– sentarsi in apparenza. Vedeva che molti 1•assi utili 1,01evano essere fatti in comune, per il bene di tutti, 111.1 comprende,,a altresì che i bisogni di persone e popoli diversi esigerebbero differenziazione e aggruppamenti di– versi. Ciò non sarebbe 1>ossibile clic mediante il rispcllo e la tolleranza reciproca vale a dire seguendo una condotta che soltanto l'assenza di coer– cizione può 1>romuovcre, nello stesso modo che le persone libere e disia– tercssate imparano a com1>0rtarsi liberamente e nori hanno ragione alcun..1 di abbassarsi con una condotta dh,ersa. Un tal modo di vivere condurrebbe automaticamente al dccenlrameoto e all'autonomia, a piccole unità etniche piÌI o meno fluide, unite fra di loro e dis1>oste a risolvere i problemi di ca– rattere generale mediante amichevoli discussioni con i loro ,•icini e con piìt vaste formazioni etniche. Il genere oruano passerebbe per tal modo dal servaggio alla li.berrà, c la libertr1 troverebbe sempre nuovo vigore nella fr,aellau:a. /.,'istruzione, l'egu<tgliau.:;tl, !t, comloll" morllle (ragione e tol– Jernnza) erano le Ire grandi leve di questa evoluzione progressiva; la fot"• za, la coercizione, l'autoritìt erano i residui fatali della schial'iti1 del pas– sato e clove,•ano essere eliminati ». « Tale era la prima grande espressione completa e consapevole del l:iOCitilism,o e del.l'imlividu"lismo, le due concezioni che giustamente si com– pletano a vicenda e sono inseparnbili ... » <e La brillante ,•isione del Godwin - continua Nettlau - vole,·a <lire ]ibcrti1 come base e condizione della vila sociale, e socialità dalla coopern– zione alla comunione del libero conmnismo, come base e condizione dc1la 600

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