Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

incammina verso la centralizzazione, secondo quelJo che crede conveniente la F.O.R.A. Lwccc. la C.l~.T. prepara sempre i tuoi quadri sindacali tenen. -do presente di adattarli ad una possibile situazione rivoluzionaria. E fu queslo che indusse i suoi militanti a trasformare i Sindacati di Mestiere in Sindacati di Industria. Le forme sindacali variano con il processo dell'indu. stria che è iu continua evoluzione. Secondo i militanti della C.N.T. il Sin– dacato di Mestiere è in ritardo di Crontc ai problemi ogni ~riorno più com– plessi dell'Economia moderna. I Sindacati, perchè svolgano un'azione er. ficacc. debbono seguire di pari passo il processo evolutivo dell'industria. Perciò il Sindacato ha Je sue Commissioni di Studio che cercano le possi– bilitit costruttÌ\•e e studiano i mezzi idonei per la creazione di un'economia ri,•oluzionaria. In caso di rivoluzione debbono essete i Sindacati a risolve– re i problemi economici. t quanto accadde nei primi giorni del Luglio )936, quando scoppiò la guerra civile. Tutto passò neUe mani del popolo e Curono i Sindacati a re• golare le attività economiche. Dopo, purtroppo, si ritornò alJe vecchie Iorruc con l'aggravante che ai Consigli di Economia vi erano delegati delle organU:zazioni operaie: e questo contribui a mettere un freno alJ'azione lihern e spontanea dei Sindacati. 21 Ciò che essi fecero trova riscontro nello sviluppo della rivoluzione spagnola che ò necessario studiare sui diversi documenti. 11 12 Al principio della rivo1u1ione del 1936, per settimane e mesi, l'economia in Cata• logn:l fa reua dagli Meni sindacati. Quando si verificò la de•iuione politica che condusse alla partecipuione di delegati dell'organh:zu:ione D !unzioni diver~, ti costituì il Con• tiilio d'Economia della Cata1ogna. 11 decre10 della Generalidad di Catalogna {organi– smo rhe etercitava le funzioni di Governo autonomo in Catalogna) diceva: Artie. I. - t eo$tituito il Con1iglio d'Economia, la cui aiurisdUion.a abbraecerii tutto il territorio catalano e costituirà l'orgo.nilmo diretùw deUci &1ilaeconomi&u de~ Catalogna. Arlic. JJ. - Il ConsigUo cli Economia, dopo HSe.r1i accertato che è necBIMU'io, pro– mulglterà le 11orme adeguate per ristabilire la normcsliua.zione a.ll' economùz. &Il tuU.U. UJ Catalogna. Il Con1iglio di &onomia della Catalogna era coatituito da tre delegaii della Esqnerra rc1>ul1hlit:anat:ntalana, Ja uno dcli' Azione ea1nlana, tb Ire della C.N.T., da tre della U.C.1' .• dai due della F.A.I., da uno del Partito toeialiata unifìcaio dj Catalogna (comu– ni11i-111liniani),da uno del Partilo operaio di nnifìcuione marxi1ta (comunini--trozkitti). Si noia nella composizione di queeto Consiglio l'aceeuazione cieli■ Eaquerra Repubbli. cana. rhe era il partito numericamente più forle in quella regione, ma che non poteva eomJlttere con la C.N.T. In compento il movimento libertario ha cinque rappresentanti: tre della C.N.T. e due della F.A.J. t comprovalo lo te.uso numero dei comunis.ti : un rap1,rcsentante comunista contro cinque libertari e contro ire ugc1iati (IOeialisti} ed anche l'Onlro tre della Eaquerra di tiniatra. Facciamo queste considerazioni ,en11aeeprimere giudizi suUa potizione aunn1a allora dal Movimenlo Libertario, come templice espoeizione di tani e confronti di cifre. :.s Attualmente cais1e un abhondan1c mntcrinle documentario attinente alle realizza• zioni della Rivolm:ione Spagnola. In euo abbonda quello di carancre critico ed au10-eri- 1ico. t'elenco delle O1>erefino :ul ora J)uhlili~ale t:irebbe troppo lt111,-o.Bisognerebbe 535

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