Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952

EUROPA ANNO VI n. 9 30 settembre 1952 e 'È STATA i,1. questi ultimi tempi molta auività nelle Cancellerie eu- ropee. È un peccato che Sfor:.a, il diplomatico-tipo, sia morto proprio nel momento buono. Costituito it pool carbone-acciaio, com.e Autori.là eco– nom.icti sopranazionale in cui politici in prima lùiea ed uomini d'affari dietro le quiut.e amministrercumo la produzione di questi due elementi es– senziali d'ogni fovoro industriale ( e si dice per la pc,ce, ma si pensa in– umto per la gu.erm). Costituito il Consiglio d'Europa, assemblea politica consultiva, in cui per mezzo di ben assortit·i suuist"i si concede uno sfogo verbale alle aspirazioni degli. « europeisti », vivi iu, tutti i paesi e dapper– tu,tto ugualmente candidi (e senipre in bilico tra il lavorare voluto per la pace ed il lavorare compiuto per la guerra). Oltre ancora, alla Assemblea del pool acciaio•curbo11.e è stato assegnato di studiare la costituzione di una mwlog<t ma ben più ampia Autorità politica, che su u,1, piano superiore <1l• l'eco ,wm.iu . disponga di vie e di poteri di comune/o sugli Stati uazio,wli. P<1redunque davvero vada pre1tde1tdo qualche consistenza una qualche E.'uropa, un qtwlche grosso-corpo•politico che possa decentemente chianwrsi Europa almeno allo stesso titolo per cui molti identificano ad es. Stato ita– lùmo ed lt.aliu. Umi tale Europa escluderebbe la Gran Bretagna, che ri• murrebbe al cent.ro del Comrnonweulth. Si avrebbe così, quando tale Eu– ropa divenisse realt<ì, una novità effettivamente notevole nei rapporti di forz<ttra i politici del mondo. Il Commonwealth, gli Stati Uniti cl' America, le Repubbliche unite di Russia: ecco una più semplice ed efficace distri– buzione di Potere sul mondo - se il fatto si pensa in termini di autorità e quindi di guerra. In questo fervore d'iniziative delle classi dirige,iti europee occidentali un fatto emerge, limpulo e ceri.o. Le classi ç/irigent.i conferm<mo implici– tament.e, con quest.i tentativi, lei loro persist.cnte incapacità a co,ulurre i po– poli ad esse soggetti fuori del caos in cui li hanno precipitati con le guerre. Al <lisotto <!elle parole, è la paura che alimenta questa loro ansia di con– cretare un Potere superiore, unico per tutti, ci-Oèuna concentrazione di rm– torità la nw.ssima possibile. E.',fatt.o paradossale, questa ansia è il corrispet- 485

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