Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952

Nel n. 2 di CENIT (Toulouse, lebbraio 1951) riferendosi alle « Col– lettivizzazioni industriali oeUa rivoluzione, Alaiz dice: « nel terreno pro– prio della Confederazione Nazionale del Lavoro, l'orsanizzazione che aveva più radici e più antiche tradizioni nel complesso dei lavoratori catalani, sorgevano due interpretazioni diverse. A Madrid si preconizzava la socializ– zazione del,la grande industria a beneficio dei sindacati. A. Barcellona si voleva collettivizzare tutta l'industria destinando i benefici al Comiglio di Economia, organismo a cui avrebbero partecipato i partiti politici e le organizzazioni sindacali, senza che apparisse minimamente giustificata la integrazione del Consiglio di Ecoiiomia con nuclei politici completamente estranei a ogni principio economico e a qualsiasi attività dello stesso carat– tere, tusolutamente incompetenti in economia e nulli dal punto di vista della produzione. « A Madrid si lavora per conferire tutto il « potere politico » ai sin,. dacati. A Barcellona si transige con un organismo che è considerato come coordinatore al margine dei sindacati. ,, Queste differen:e dimostrano, in part.e, le ampie deliberazioni an– teriori della base, soprattutto mancanza di energia federale in coloro chi' la preconizza.vano, dato che il dottrinarismo di chiaro orientamento uni– tari.o, in generale sostituiva i possibili accordi concreti. Dimostrava che l'a:io11Pdei sindacati rimaneva in ombra, come appoggiata per il suo eccPS• sivo f>eso ai partii.i completamente svincolati dalla produzione. Cli elementi contrari alla C.N.T., non fecero che speculare in mr si– mili' stato di cose, che qualificarono di oc caos », e con il consenso ufficiale della C.N.T., si creò il Consiglio Nazionale dell'Economia. Esso aveva per fondament.o teorico lo scopo di coordinare i diversi criteri e di plasmare in fatti ciò che in definitiva si trovava fuori o dentro del sindacato, ma cmi direttive estranee ». Si noti, per contrapposto, che in Madrid la UGT, di tendenza sociali– sta. faceva seriamente concorrenza alla C.N.T. e in alcuni sindacati la suPerava per numero di aderenti e per influenza. Per compenso in Cata– logna la C.N.T. era di molto superiore sia per numero che per influenza, al1e altre frazioni sindacali e politiche. Prima della costituzione del Consiglio di Economia della Ricostitu– zione del Governo delta Generalità, i sindacati avevano organizzato retlo e sfruttato per proprio conto fabbriche, officine e anche imprese agricole, ed è ben certo che lo fecero su11a base delle « collettività industriali, e agri– cole ». Ed anche prima di costituirsi il Comitato di Milizie Antifasciste 1) com1>osto da rappresentanti sindacali e politici, erano stati i sindacati e i « gruppi di quartiere » ad organizzare i primi gruppi armati che andarono al fronte, con l'intento di liberare coi propri mezzi e il proprio impulso. tutta la regione catalana e altre ancora. Che cosa produsse la modificazione tattica? Come sorsero le contr:id– dizioni nell'azione confederale? ... La risposta si può dare solo dopo un'a– nalisi profonda~ non tanto delle correnti più o meno visibili che influen- 461

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