Volontà - anno VI - n.7 - 30 giugno 1952

Il sig,u,r Scelba, mini.stro degli interni />er conto del Vatictllw, /,a varato la legge-1peciale-contro-l'a,,1i/ascismo. E non " noi spella <liscutere tale leg• gc. t anche 1roppo evide111ecli.e con essa si. annullano in 11ratico.le assicura– zioni date con. la Costitu:ione al popolo italiano in /arto di« libertà "· A noi Sf"'"" 1u•ròjf,r riU!rflre clw con tale legge si son trovati d'accordo con i cleri .. cali non soltanto i loro c,ccoliti abituali, i cosidetti socialisti democratici ed i cositleiti repubblica11i, ma anche i loro abituali avverst1ri - 1111ica eccc:ioric i missini, per ragioni ovviamente sen:a rapporto alcuno con la libertà del popolo italiaru,, e quei liberali elle sotto il pungolo dei loro giovani si sor1 trovati fld assumere (una volta tanto) un aueggiamento 110n puramente conservatore. Con analoga procedura i clericali al potere stanno varando una legge clw po,iga temportmea.mente rimedio alle « in.sufficien:e » maggiori del co– ,liet, />"'wh• /t1scista, i11allesa ,/ella sua riforma generab•. E faualisi delle propo!le per quejta legge, quali circo/uno sui giornali, rivela ,,,,. fllttO para– dos.sale. Non già si riforma il Codice Rocco 1>erchè è poco liberale, ma perchè non è abbastan:.a illiberale. Ancora una volta nessun riferimento alla Costitu:ione: solo la volo,rtà, preci.sa e chiara, di dare puntelli giuridici effi· caci al predominio cl.e il Partito al 1>ot.ere sta costituendosi sopra il popolo dt>lf/talit, tutta. E in sostan:a aneli ·,..ssa waa legge-speci<IJP.E bni ft mgio111• vien dt'tlf, 1c ,,olivah•nll• ,,. 1wr i molri pn•reui tiurci davv••ro. /1111sprimenridi f>Cne/'<'r le« invasioni cli t,•rrP li (art. 8). Defi11i:i01wdel nuovo rt><1lo di« vi– li1wru/io ai ministri ,. (ari. 12). Sostituzione del rento di « pro1mg(llu/a anti– democratica» (art. 269) al vecchio reato del Codice Rocco (art. 272) che parlava di « pro1K1ga11da .sovversiva ». RaUor::.amento del vecchio nrt. 270 contro i <lelitti. di prof>aga,ada e di associa:ione: cioè accetta::ionc del cri.– terio fascista clie no,r solo k a:ioni ma anche le pure esposi:;io11i di i<lee .so11 criminali quamlo conviene al Governo in oorica di co,uidcrarJe tali. E COSÌ. via. Abbiamo dunque, in. Italia. ormai cus1i1uito uno S1111u che si può definire con t>ochi traili caratteriJtici. Un regime pseudo-parlamentare, di cui la fab– brica <!elle leggi maschera le auività reali.. Un regime antitlcmocratico che in anni di attività non ha saput.o legiferare su ne.sauna delle innova:ioni ver– balmente introdotte nella. nuova Costitu:io,i.e come preambolo ad tm. rinno– vamento radical<' ,/elle i5titu:ioni. Un regime che. nel Coi:nno e ,wlla oppo– si:;ione, funziona valendo.si dell'ignoran:a media dei deputati e senatori e delle omertà profonde tra i cavi dei vari Partit"i, avendo a suoi e.secutori la burocrazia fascista e la Celere, a suo copertoio giuridico le leggi-s1>eciali. Si sarebbe tentati di dire: ogni popolo ha il Govemo che si merita. Le elezioni recenti, ed i maneggi i,1 ,. cor.so per le elezioni prossime, par dian.o conferma di quella ma.ssima de.solata. I politicanti di mestiere non hann-0 11emme110pudore. Nessuno fu mistero della sua dispo.sizione ad ogni mercato che dia speranza di vantaggi per i fini di poten:a JJCrseguiti in particolare. E troppo larghe sezioni di popolo si l<Ucianotrascinare alle ume 11ervotflrc comu11que secomlo l'indica-done a priori di «altri» interessati. 358

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