Volontà - anno VI - n.7 - 30 giugno 1952

suo disordine economico, e la vita nello S1a10 socialista interessato al– la cultura, desideroso di giustizia so– ciale e provvis10 di una solida diret- 1h·a per il lato economico, sarebbe staio impossibile esitare. l\'"on ha molta importanza sapere se ,·i abbiamo auivamente collabo– ra10. se abbiamo nutrilo il desiderio di rarlo o .se l'abbiamo solo tacita• mente approvato: i comunisti hanno proseguito nella loro marcia al po– tere e se ne sono impossessati com– pletamenle e senza limitazioni di sorta. Quanto a noi, ci siamo trovati in un mondo che non avevamo per null9 previs10 e che, forse, sarebbe stato irupossibile prevedere. Prima che potessimo realizzare <1uanto stesse accadendo, l'unhierso che ci circondava, sia quello male• riale e pratico che quello morale, si era mutato. Le tribune e i posti dai quali si svolgono le funzioni de– cisi,·e erano stati occupati da indi– \'idui che nessuno a,·eva fino allora presi sul scrio, esponenti di quella n11egoria di sterili ambiziosi dei qua– li la vi1a culturale è sempre infetta; 111.---111re gli uomini di valore sono rimasti muti. Da un giorno all'altro si llOSsonoallora proclamare le idio– zie e le menzogne piit enormi senza che nessuno prolesti, quasi che 1t1t– to ciò che distingue la verità dalla menzogna e il valore dal 1>seudo-va– lore fosse completau1ente s1>arito. E allo cuhura differenziata ed esigen– te è stato sostituito c11rnlcosadi in– nNlibilmcntc povero. monotono e ,·ile. Ci si chiede come abbia potu– to \'Crificarsi una cosa simile: era,,a. mo presenti tutti quanti, in quel tempo. senza riuscire a impedire nulla. Erarnmo lutti socialisti; ed im·ece del socialismo, ciò che a,•e,·a- no introdotto nel noslro paese era stato questo. Come potè accadere? Per riuscire a spiegarlo è probabil– mente necessario che ci arrendiamo all'evidenza di due (atti e che dissi– piamo due malintesi. Il primo grande errore consiste nel credere che i comunisti arrivino al potere e lo esercitino sen,endosi della violenza e del terrore. Ogni giorno si la pili evidente il fatto che - anche se la maggioranza ìndiscn1i. bile di una nazione condivide l'ide:t del socialismo e non solle,•a contro di esso, nemmeno nella sua conce– zione pila intransigente, delle obbie– zioni - l'attuale interpretazione co- 1uunis1a del socialismo non può in– contrare se non l'appro,·azione di una minoranza, che ,•a facendosi vieppill esigua, del.la popolazione. Quest'ultima non flUÒ essere domi– nata solamente dalla polizia. nem– meno dalla piì1 numerosa. Ed in– fatti, la ,,iolenza è l'ultimo mezzo ~ del quale un regime comunista si scrvu. Il ,,rimo mezzo è, e,·identernentc. la persuasione. li partito istruisce in. cessantemente un grande numero di agit~tori. Si tratta di indi,•idui por-o intelligenti, ignoranti, grandilo<1uen• 1 i e presuntuosi i quali non conosco– no nulla all'inJuori tli quel che han– no imparato negli istituti del partito: essi sono in un certo senso i eommcs– si-vi~ggiatori dell'ideologia comuni– sta. J loro sillogismi sono eostrui1i in maniera abbastanza abile da riu– scire a convincere temporaneamente un uomo insufficientemente prepara– to ed istruito. Ma va detto ehe que– sti agilatori, il cui numero aumen– ta sempre piì1. sono oggi detestati. Spron•isti come sono di intelligen- 381

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