Volontà - anno VI - n.7 - 30 giugno 1952

amici. Mi addolora quindi di non l>Oterriprendere le mie visite. Ricordo coèì bt•ne il loro rispetto 1>er la clignitì1 umana e pl.'r la libertà indivicltrnl,·. E so pure che c1uesta tradizione è ben nota: ma credo che in questi tempi non si metterà mai lroppo )'accento su di essa . Le ho accennato all'Inghilterra perchè è dopo la mia ultima visita al ~110 1>acsenel J945 che io ho deciso c1uesto sacrificio della mia ruusica. ~on è passato moho tempo da quando gli inglesi, anch ·essi isolati, resistevano agli attacchi del to1ali1arismo tedesco. Essi difendevano non so1o il loro tra– dizionale modo di ,,ita, ma la stessa sopravvivenza della civiltà nel nostro \·ecchio mondo. Ed io mi son ritirato in questo piccolo villaggio della Ca– talogna francese per protestare contro il lotalitarismo che s"è im1ladronito del mio paese. lfo111bloo11 - E ,b aliora ncn è accaduto pii, nulla chr 1•01esSf'farle rompere il suo silenzio? C,m,ls - Pro1>rio il contrario. Da allora v'è stata sempre, e dura tut– tora. una campagna intesa a sopprimere la veritit, per impedire che la gt.'11• !(' ,·Nla Je cose nella loro vera luce. Ma i fotti non son sempre gli stessi. La tlitta111ra è sempre la dittatura. Specialmente nrgli Stati Unili sono state delle wolte cose false sulla Spagna. llttn,bleton - Certamente 1>otrebbero rispondervi gli spagnoJi stessi. Cflst1ls - Ma come? Chiun<1ue sa che la sola ,·ia per conoscere l'o,,i. nione rr-ale di una nazione è ,p1ella di dare ad essa la libcr1:, di parola. Se al nostro popolo fosse ridata <1uesta liberti, di parola, tulli s'accorge– rebbero che vi sono pochissimi sostenitori della dittatura. f-/cm1blN011 - In Spagna, oppure in esilio come Lei? Cosals - Pochissimi in Spagna, intendo. Tn esilio nessuno. Ma dC\'O dirle ciò che ho sempre detto. Io non sono un politico. Non ho alcun ti– tolo per pretendere di dirigere le opinioni altrui. Ma non son l)erciò rasse– gnalo a tollerare l'ingiustizia. Io protesto nel nome della coscienza. Hambh•ton - Sta,,o cer,:amlo il legame Ira la sua vita come musicist.1 e il suo attc~gimncnlo in questa questione. Forse è in <·iòche mi ha <follo. Cosols - Se io ho una filosofia della l'ita che li comprende ambedue, 1mò essere <1ncsta: che importante è per ogmmo di noi, specialmente in questi 1empi infolici, l'arrivare ad una onesta decisione, e l'agire onesta– menle secondo essa. Sarebbe per me un mancare al mio dovere s'io non 1,arlassi contro la condizione del mio paese, e contro il silenzio con cui la co1>rono gente che pur si considerano democra1ici. La guerra civile spagnola è staia aggravata dall'intervento strnniero, ed ogni galantuomo deve rico~ noscere che quei totalilari che trionCano in Spagna grazie ad Hitler ed a Mussolini non saranno mai ]oro ad instaurare dinuovo la tolleranza nel nostro paese. ffombleton - Ma lei è un catalano. Non sono i calalani una nazione separata entro la Spagna? Cmmls - Amo profondamente ]a Catalogna, mia terra natale, ma ciò non esclude un sentimento di fraternità verso il resto degli spagnoJi. Ora la nostra propria cuhura ed il nostro proprio Jinguaggio non possono svilnp• 372

RkJQdWJsaXNoZXIy