Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

deva l'ideale dei giacobini per quel che riguardava l'eguaglianza politica ed economica, ma disaJ)J>rovava la loro tendenza a creare uno Stato assor• bente ogni cosa e annullante tnlli i diritti dell'individuo 1 "', E pila avanti, dopo :u·cre esaminate le idee dello S1,cnccr: « Le idee di Spcnccr ci sembrano, beninteso, reazionarie sotto molti aspetti, anche dal 1nw10 di ,,ista degli s1at11lis1i del nostro tempo. Ma c'è un punto in cui egli va notevolmente pii'1 11\'anti di moli.i stataJi.Sli anche avanzati, com• presi Ira questi i comunisti, ed è lì1 dove si rivolta contro il diritto illi. mi1:1to dello Stato a disporre della 1>crsona e della libertà dei cittadini. Nella sua Etica, Spencer dedica parecchie pagine dense di pensieri Jlro. fondi alla funzione e al significato dello Stato, rivelandovisi continuatore di Codwin, il primo 1>ro1agonista di quella dottrina antistatale cl1e attua). mente si denomina anarchismo ,.u. Un altro storico dcll'anarcl1ismo è l'americano C.L. Jamcs che colla. horò estesamente al scuimanale Free S-Ociet,J', dove nel 1903 sc.ri, ,c,•a sulle origini dell"anarchismo, notando Cra l'altro che « L'anarchismo ha fono la sua apparizione nella storia non come una teoria economica, ma come mm teoria sociale di carattere generale. J suoi primi confessori osserva. rono e generalizzarono, secondo il metodo induttivo, i fonorneni pili scm• plici, 1,ii1ovvii e 1>ii1diffusi e 1,il1 importanti, che non sono gli economici, solo pii1 tardi arrivando a qucsli ultimi >1. Il James faceva risalire alla metà del XVJll secolo ci.rea, le origini dell'anarchismo in Inghilterra. « Da aHora in poi - continuava quindi - nè l'lnghiherra nè l'America sono mai state .senza scriuori anarchie.i. Nel 1793, l'anno pii1 terribile.della Rivoluzione francese, quaudo Burke era alla testa del partito reazionario domiuantc, Godwin pubblicò la sua Giusti:ia Politicn dove l'imporlanza economica dell'anarchismo è riconosciuta, ma niente affallo alla maniera di Marx. Uaccenlo è ancora sull'aspetlo poli• tico-morale. ]I comunismo di Godwi.n, d'altronde modificato dopo la sua polemica con Malthus, non era che una conseguenza preveduta di quella fratellanza universale che gli pareva che l'umanità andasse imparando. Percepiva, tullavia, che l'autorità costituiva uu ostacolo permanente e ir• riducibile al 1>rogresso intellettuale e morale. « Il governo - scrisse - rea• gisce per la sua natura stcsst1 ad ogni 1>rogrcsso della mente originale » ... « Il genero di Godwin - continua C. L. James - Shclley e i1 più intimo degli amici. di Sheller, Byron, immortalarono il nuovo ideale in questi versi: « .••••.••.• tl,e nian ..... l'uomo o/ virtuo11s s0111, commamls not, nor obeys; d'onimo vir1.uo, o n(HI comando nC ubbidisee; u Ibidem, p•g. 337. u lbitlem, pag. 369 337

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