Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

lrolla ugualmente l'economia degli individui, J'cconomia della loro vita privata. Lo Staio appare così che si sia sviluppato a passi di gigante in <1uesti Ultimi anni, allargando consi– derevolmente Je sue attribuzioni e accrescendo cosi in proporzione la sua potenza. Invece di essere solo uno degli organi della socielit, lo Sta– io, si può dire, lende a diventare da solo tutta la società. Ma ((citi troppo Sldngc nulla han. È proprio ne] momento in cui lo Sta– to Occ-idcn1ale allunga ovumruc i suoi tentacoli che mostra segni carat. lcrislici di debolezza. Ne voglio segnalare due che mi sembrano fra i piì1 imporlanli. Hitorno al medio-evo TI primo consi&tf' nella rinascita tiella Chiesa Cattolica romana come l)Otenza, poUti◄!a che si fa senlire in ()articol:ir modo nel campo della po• litica es1cra. È SClllJ)rC stato ambizione (lei (J.IJ )i diriierc la politica cslera dei di,•cr• si Stati delJa cris1ianità. Roma ha t-t·mprc afferfnato J'unità del mondo nisti11110, e per rctdizzare qncsLn uni– tà cso:a lia sempre cercato di so110- me1terc la politiC'a estera dei diffe– renti slati ad una direzione e ad un::1 antoriti'i comune, che poleva essere <'videnlemente so]o 1a sua. Le dic;pule che sorgc,,ano periodi– camente nel medio-e,•o tra il papa da una parte e l'imperatore, il re di Francia, il re d'Inghilterra CC<',dal– l't1hra, :n·c,•ano la loro sorgente nel– la prctc<:a del Papa <li dctlarc a 1ut1i i capi degli Stati cattolici, la Joro politica estera, prNesa espressa per la prinw volla !'On grandr forza, ncll"undicc;.;imo S<>eolo da Cn•gorio 70 Vll e condivisa da tulli i suoi suc– cessori. Perchè, <1uando dopo la mor– te di Carlo Magno e 1c invasioni uor– marine, lo S1ato scomparve quasi in– teramente, lasciando il posto a una miriade di feudatari, 1a Chiesa - so– la 1< potenza >> rimasta in piedi - si sentì particolarmente tcnlata <l'im– porre Ja sua volontà alla moltitudine di <1uei piccoli signori, sprO\•visti di politica propria dato clic non aveva– no nè un oricntamcnlo nè i mezzi per concepirne una r condurla effi– c:u_•<·mentc.Cosi, il papalo polarizzò, per cosi dire, ratti,ritù di lutti quei signori, assegnando loro un fine 1·0- mune che <love,•a cos1i111irc per Sl'– coli la parie essenzialC' tiella J}Oliti,·a estera della cristianitù: Ja rioccupa– zione del sepolcro di Gc~l1 per mez– zo delle Crociale. Ancora 11iì1 caralleri.;tic·o, for!lc, del fallo che tutla la politica estera dei paesi cric;tiani fos!l(' orientata p('r secoli ,·erso i fini chP I<'assegnava il papato, è In m;:micra t·avallf'rest·a con Ja quale il Pap.-:1 imponeva la sua ,,olonti'1 ai ,·api tli Stato recalcitranti. ~e è un C',('mpio la ~loria di Gio– \Hrtnì Senza Terra, nPI dodicesimo secolo. Quando questi era rf' d'lnghillcr– ra, il papa Jnnoccnzo UI. avendo m 1110 delle controvcr~ic con lui a pro1>osito di una nomina per il Vl'– scovado di Canterbury, semplicemen– te Jo destituì e <lene l'Inghilterra al re di Francia, Filippo Augusto. Co– slui si affre1tò 1 allora, a mellcre in– sieme un escri'iLo per prendere po~– scsso del suo nuovo dominio. Al re di Inghilterra. per evitare l'im,asio– ne del proprio paese, non rimase chf' la risorsa di sottomettersi ... al papa, dul qnalf> ricevette di ,iuovo l'inv1 1 - s1i111ra ilei r<·gno d'lngl1ilterra, ma

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