Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

ECONOMIA .... L'UNIONE EUROPEA de; Paga- menti (UEP) è una specie di stanza di compensazione chC' ha lo scopo di regolare, con un sistf'tna di pagamenti multilaterali, gli scambi tra i paesi aderenti; essa tiene in- 6omma il maslro delJc jmporlazio– ni e delle esportazioni. calcola i sin– goli saldi auivi e passivi, e stabili– sce se un dato (Mese è, ~I com– plf'sso, creditore o debitore. verso l'insieme dei paesi aderenti. (li pae– se X può essere cioè creditore nei "onCronti del paese Y, e debitore verso X, K, H; sommando i debi– ti e togliendo i crediti può risul– tare che in complesso, il paese X è debitore o creditore verso quel– l'insieme di paesi che formano l'UEP). Quando un paese risulta creditore, i suoi saldi attivi vengono accumu– lati nelle casse dcU'UEP, che se ne serve per compensare i saldi passi– vi dei paesi debitori; il flusso delle operazioni commerciali internazio– nali dovrebbe così superare le perio– diche crisi provocate dal1a situazione passiva di questo o que] paese, per– chè il paese debitore viene sovveu– zionato, o, meglio, perchè le sue i.mportazioni vengono pagate dal– J'UEP, con anticipi. Si verifica così che i paesi aderenti all'UEP si pre– stino, almeno in teoria, tm aiuto scambievole. finanziando periodica– mf'nte le importazioni di altri paesi, o rice, 1 endo finanziamenli, secon<lo che ]a ]oro bi lancia conwiercia]f' (' attiva o passiva. Alla fine di ollobrc (periodo lu– glio 1950 - oltobrc 1951), J'UEP a– veva. una eccedenza dei crediti sui debiti di 102,9 milioni di dollari; i paesi debitori dovevano infatti al– l'UEP 1.077.2 milioni <li dollari, mentre i debiti di questa organizza– zione verso i paesi creditori ammon– tavano a 974.3 milioni di dolJari. Però si poteva notare che: a) i paesi creditori erano pochi (Belgio, 483,l milioui di dollari, Italia, 205 milio– ni, Porlogallo, 88,2 milioni, Svezia, 84,4 milioni, Svizzera, 113.6 milio– ni); b) che la forte concentrazione di <1uestj crediti fa sì che cinque so– li paesi finanzino Jargamente altri dieci, tra cui l'Inghilterra (deficit di 227,5 milioni <li dollari), Francia (80,8 milioni), Germania (9,2 mi– lioni), Paesi Bassi (147 .6 miJio– ni) ecc. Noi abbiamo l'onore di essere al secondo posto tra i paesi finanzia– tori. Esportiomo? Importiamo ·t È evidcnle insomma che da quin– dici mesi Je esportazioni italiane ver– so paesi europei hanno largamente superato le import.'.lzioni da quegli stessi paesi; non solo. ma che, per il complesso gioco dei sistemi di p:1- lOi

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