Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951

libertà non ha luogo nella realtà de– gli affetti, ed a sacrificio degli af– fetti per una libertà astratta risulta in una mutilazione mostruosa, in un'aria da solitudine cara solo a chi preferisce il determinismo deUe co– se brutte alla pienezza umana. E co– si si riJugge dal riconoscere la su– perioritil di un valore perchè il suo riconoscimento implica lo sforzo di elevarsi. alla sua altezza, il coman– damento d'ergersi e di protendersi verso l'ideale. Per <1uello che il pa• dre, il pensatore, il santo, il marti– re e l'eroe posseggono di autorità, . tulti esercitano una forza centrifu– ga che si oppone all'inerzia mecca– nica ed alla forza originale centri– peta dell'egoismo. Autorità è tutto uno col senso d'obbligazioni e d.l re– sponsabilitì1. Quella liberlit che si 01>pone all'autorità così definita, non è che la libertà dei bruti e de– gli oggetti materiali. E' la liberta di non fare nulla luorchè quello che si è costretti di fare. E <1uanto più l'autoriti1 viene negata tanto pili as– sillante, esoso e prepotente si fa il numero delle cose che costringono. Dove non c'è autoritì1 (e, s'intende, autorità s1,irituale) nessun ostacolo può essere opposto all'imperialismo del potere. Non c'è pili nulla da di– fendere o da acquistare, pilt nulla per cui combaltere, non v'è altro sco1)0 nella vita che quello di sai- N. d. R. varc la propr_ia peUe; si è costret• ti, nelle parole di Giovenale « prop– ter vitam vitae perdere causa& ». Ora, per <Juanto paradossale ed antitetico possa apparire, l'anarchi– smo è tutto per l'autorità. Il suo profondo sentimento etico ed wna– ni1ario, la sua devozione all'ideale, il suo rispetto per la persona uma– na, la sua ansia di rinnovamento e di elevazioue, il culto della perso– nalità e la ripugnanza per 1a mas– :,u in quanto ha di amorfo, d'utiliz– zabile e d'irresponsabile, tutto in– dica come nell'mwrchismo s'incarni l"antitesi del potere. L'autoritit con– lro cui inveisce e si ribella non è antori1ì1. Non è autorità quella che ha bisogno d'iu11>orsi e che per im– porsi ricorre al potere, che per di– fendersi da un'autorità rivale ha bi– sogno di ricorrere alla scomunica ed alla forza. L'anarchismo è per l'au– torità dei valori spirituali contro i1 potere delle forze economiche, del– le ambizioni e degli interessi orga– nizzati. L'anarchismo che sarebbe 1mro lemp("rtunento antiautoritario ci darebbe come prodotto finale lo uomo (ltialunque americano ed un tipo di società come quella ameri– cana dove « business is business » e tutto <1uanto è « business», dove si s1ima lodevole e meritorio i] vende- G10VANN1 BALDELLI Àt1cora umi r;ol,11 C. IJ. IIS(I 1,/c1111eJ)(iro/e i11 Un s,mso 11-SJ11i discutibile e clioorso clal co11Jueto (« "lltoritlÌ », Joprutut10), senic, dare 1lel suo co,1ce1to mw definhione pre• cis" - con c/,e ogni lettore pf't1serebbe PQi la pt,rolu corrispo11dente ciel suo prowio voc11bolcirio.Lo 1wvertiamo tlOn per clar rilievo t1l no.dro cliuenJo elfi buona parte delle iclee esposte, (che ci riurviflmo cli preci.sarf' punio per punto rispo,idenclo alle molte a/– /erma::ioni super/icfoli cli C. ll.), ma per evitare che JU wle ovvio scoglio si i11caglillo i critici cl1e speri/Imo entrino in discu.s.cione; - il cl,e ,1arebhe di ,>ersè poco proficuo. 58

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