Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951

li liquidi molto pili forte del nor– male che ooo può essere soddisfat– ta completamente; esiste un minore gettito di versamenti presso .Je ban– che sotto forma di depositi fiducia– ri e in conto corrente; ed esiste una espansione del credito ·bancario su– periore anche alrawnento reale del– la produzione agricola e industriale. La di(esa della lira si attua, dice il ministro Pella, non sohanto limi– tando i crediti bancari, ma anche ,:ontrolhmdo l'impiego che di <1ue– sti crediti fa il privato che li ha ri– cevuti. Ci sono infatti impieghi spe– culativo. Gli impieghi commerciali gioo che bisogna eliminare i primi e facilitare i secondi. Quante storie, dice la Banca d'Italia, la cc qualità » della maggior parte dei crediti eon– <'<'SSi dalle banche nel 1950-51 è ap- 1•unto di tipo in.flazionistico e spe– culativo. Gli impieghi commerciali e a medio 1ermine sono nettamente diminuiti rispetto al 1949-50, e ciò dimostra la preoccupazione deHe banche di non assumere, in un pe– riodo così instabile, impegni a lnn– J!.I scadenza (ma gli investimenti piìa proficui dal punto di vista della pro– duzione non sono appunto quelli a sc~denza media e lunga?); nello s1esso tempo, poichè è impossibile accontenlare tutti, le banche hanno sacrificato Je piccole ditte e i picco– li im1lrenditori (che, in Italia, co– slituiscono la maggior parte dell'im– presa privata) e ciò - commenta i, Mondo Economico» - « con1r11- riamente a ,prnnto affermato recen– lf'mente dal ministro Vanoni >l, La maggior part.e dei crediti con– cessi è costituita da impegni finan– ziari (crediti in conto corrente), e– videntemente a favore di grosse im– prese, ciò che sta a dimos1rare, sem- 26 pre secondo « Mondo Economico >), « l'assoluta assenza di q·ualsiasi li– mitazione a queUi che possono es– sere considerati crediti inflazionisti– ci o speculativi. Difatti è appunto sui crediti in conto corrente che le banche hanno le minori possibilità di controllare l'effettivo utilizzo del credito concesso ». Il ministro PeUa però continua a racconta.re in giro che i crediti sono stati ristretti e sono sotloposti a controlli rigorosi. Infine, a testimoniare 1a estrema fiducia nello stato dei grossi organi– smi, ]o studio della Banca d'Italia dimostra che ncll' anno susseguente allo sco1>pio df'lla guerra in Corea le banche hanno fortemente limita– to gli investimenti in titoli di stato (il famoso 1>rcstito, passato sotto si– lenzio, dov'è andato a finire?), pre– ferendo versare il danaro ai privati, nelle forme e quantità che abbiamo visto. Se non sbaglio, nel periodo acuto delle polemiche pro e contro Pella, i comunisti chiesero l'abolizione del– la " linea PelJa ». <:omrueese belliche t difficil" aprire un giornaJc sen– za che si trovi almeno una colonna sulle << commesse belliche»; arriv11- no, non arrivano, di quanto sono, per <1uali materiali ecc. A giudicare da una notizia pubblicata alcune set– timane or sono dnl1a cc Gazzella del Popolo », parecchi le aspettano con un'ansia pii, che comprensibile. La notizia diceva inlatti che « pare ~ia emerso nn contrasto tra gli ameri– cani, che ]e darebbero (le commes– se) alle aziende operanti a costi mi– nori, ed i nostri, che ritengono pili opportuno favorire le aziende senza

RkJQdWJsaXNoZXIy