Volontà - anno V - n.12 - 30 settembre 1951

Una più moderna favola ci mostra il burattino Pinocchio che non di– ,·enta bambino finchè la sua esisten– u non diventa esperienza cosciente. E cl iventa umano, Pinocchio, solo ,11111ndo un llffeuo lo commuove ()a J.0rte del povero Geppet10!)1 lui che fotto di legno non può avere sensibi– lità fisica e può bruciarsi i piedini N'llUt accorgersene, pub ::;iungcrc n (•Oàeienza per quel mezzo <'hc è del bimbo ('Ome del 1uistico: "l'affetto (c·ome emozione interiore) clic ap• prende senza strumenti conoscitivi a~tracndo e giutlicando senza pre– n11•s-.c~u ciò che non :,i t'onoscc :110-oran. 1 Resta poi <1ui dn notare c·lrn arH'he l'affello è una scnsihilitì, fisi<·a, e che In fo,•ola inciampu nel H'◄·~hio duulismo Ira spirito e mate– ri:1 che per noi si risolve ncll'unilit hiologi<·a non 1>ii1spirito cl11' mate– ria o non pili spirito nè urntcria a– &lrutttuncnte intese nella storia del peni,icro. T1111a,·ia ò pieno di sig11i– fi,·a10 che l'umanizzarsi del hurut- 1i110dipenda lla uno slnto affctti,•o •·lw desta la ,·olontil per farsi pl"n– ~i1~rodeterminunte l'uzionr morale, 1-r0<•i11ndo nella coscienza. 1+: non è, il nostro indugi11rc nclln fovola, che 1111 ricostruire cs1e1icn• mente, sui dnti della psicologiu spe– rimentale e di una filosofia cssn pu– re s1>erimcntalc ma di senso estetico " proble1m.Hico, il fenomeno del sor– ~cre della coscienza: convalidandoJa nelltt analogia del comportamento llcll"infunzia nostra nel suo costruir– si a soggetto con <111ello dell'infanzia tlell'mnanitr1. Osserviamo, inra11i, il processo non piìt conosci1ivo che biologico del bimbo o di c1uci pri– mità\,j che appunto chiamiamo cosi 1 \'on le11cral111c111c ll:I S. De Sa111i~. 661 perehè rimasti al primo ingenuo e– sperire del.la umanità per ragioni ambientali e biologiche. E l'analo– gia di cerli comporlamenti dell'uno e degli altri, ci porlerà a credere non del tutto arbitraria la nostra ri– costruzione ideale degli inizi della storia umana come scienza, eioè del sorgere della coscienza. Accostiamoci, dmu1m-·, in allo di ,nuore alla culla: 11011a trovan•i, nf'I bimbo, il Pupo. il ninnolo del cuore: nè l'uomo dimidiato, (liì:1 1•ole11zache allo. Mu con.,idcrandolo pcrsonalitit (•omplela in atto, s,,ol– gt•n11•sie coslrm•ntesi come sempre identico, nel forèi, e sempre diverso. Non uvremo, cosi, In prcll"Sa di im– porci, come pii, pcrfotti, ad inse– gnargli a vivc•rc nl"lla noslra dimen– sione •- che è il piì1 tragico errore in N1i ~i dibatte fin tJui lu noslra ~ocictì1. tulla lll"r\'U-!-U di a11lori1ari– ~mo - ma in ullo tli amore ci fa. remo anche noi bimbi, penctreren10 in <1uel mondo meraviglioso: così (•omc l'Adamo del nostro dramma, Jlf'r unifir.arsi :tm·oru con l'Evu, i111- 1rnra a gustare la musica della fon11~ <'Oncui essa Slava a colloquio, il rit– mo dolce della dunzn delle ninfo,· ... E non solo oomprcm1crcmo <1ud mondo; nrn lo riconosceremo com" il nos1ro dal c1i11tl<' ci eravamo lii– partili da1>poichè le illusioni mclafi– sic.he c sociuli cr lo avevamo u10s1ra– to trascurabile in sè, se non tor"" ,·ome materiale grezzo da cui si po– tesse trarre crucl che piit ci fosse gra– to (il legionario fascista. o il difen– sore della patri11, o il moderno Don Chisciotte di una crociata rattoli– ra ... ): ritrovandolo nel fondo di noi s1essi e del nostro vi,·cre attuale. i– nibito e <1uin1lisvisalo. misconosriu-

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