Volontà - anno V - n.12 - 30 settembre 1951

<:unto! Direbbe i.o sapesse csprhuerc questa sua soddisfazione. Ecco il 1,rimo giudizio, non ancora linguag– gio, e-ostruirsi come insufficienza del soggetto - volonlit che annaspu nel– la ricnca del soddisCacente. E il ri– torno di Eva. nel riprodurre l'emo– zione della gioia espansiva, costrui– rit nella memoria l'elemento identi– co delle due esperienze: sicchè l'a- 1wlogitt di una situazione attuale con un'altra in cui qualcosa ehc si rea– lizzò c-ome adempiente, è per la ri– flessione la legge dcli' aspeuazione dr-I nuovo adernpimcnto, la certezza del futuro costruita su11' esperienza del pa.,sato. Omle scienza è, fin del suo primo inizio infontile e magico, storia: , itu concrl'la di un presente clic si soslanzia del passato <· d"I futuro, ,. non potrebbe coslruirsi nè a,•cre signi6cato se non come memo– ria - disposizione, nell" c,1uilibrio din:uui(·o del nostro vivere e rculiz- 7.arci. Acl,11110 cos1rui~ la sua conoscen– za esplicandosi come v0Jon1i'1che de– ,·e soddisforsi: forse il primo roman– zo d'umore de11'11111unitàal suo pri– mo apparire comincia con <1uclla sensazione di ,,uoto doloroso che ci ra scnlirc soli anche tra la folla, che ci fa sembrare buia una splendida giornala di prim,wl'ra, sol che man– chi uu piccolo essere a noi parlico– larmente caro. Adnmo non '"ecle pili Eva, e il pa– radiso non è, flii, il paradiso! o lor– M: lo ì• :,ohanlo nel ricordo, mentre ,,rima non ne ancrri,,a la bellezza per mancanza di contrasto ... E,•a gli appare nel ricordo come l'ele– mento essenziale ciel suo mondo, co– me quell'illiniitnrsi di sè nella gioia espansi,•a; <Juel completamen10 di si: clic è il s111>t"ramcntodi limiti, o librrtì1, tH'II" cspansionr totalt.•, co– smica, del sogget10. Ed t•gli si 111110- vc, tX:rca: finchè non la ritrova, Ev11, per la propria gioia! Ed in~ieme acl 1-~vac1u11lemezzo od oggetto della propria espansione, del proprio iwol– gnsi come libertà. E (JUando E,·a lo fuggirù ancora. creatura ,•olubi– le pcrd1è pii1 scnsibilnwnte emozio– nali•. 1>er fermarsi a colloquio con la fonte chiacchierina o con le nin– fée danzanti nel laghetto, egli nel contrasto di E,·a alla propria volou– tì1, uvver1irì1 in lei non pii, l'oggelto, il nwzzo ,·ome « cosa ,1 ma l'altra volontit. il " soggelto .,., E nel tra– sporsi dl'lla volonti1 tlall" uno ,al– l'altro (ht•h. ascoltiamo la fouh', g11ardi,u110 le ninfh! Così amandole unc-h"io. 11011 1-11raunopiì1 un ostaco– lo ... ) la rt•in1egraz.ione drgli indi,,j. <lui nell'unica sog:;ettivitit pili ,•asta che li ,·om1>rcnde, divcnl.n coro, ar– monia e sociali1i'1: che sembra rinun– zia parziale della individualitit, t1H1 è invece solo una conversione ncccs• sarin per il piìi complf'tO s,·olgcrs.i f' n·uliz.zarèi del sogi;ello. rl mito vissuto come dramma, , noi già mettere in luce: che il J>ensiero è scmpri' legalo alla ,·oloutà ccl a sl11ti l'fTctlivi, e che la volontà, sem– pre presente nella ,•ita psichica. è si rell:11ucnt" legala con la sensibili– tì,. Ciò dimostra: che la conoscenza è in funzione biologica, non solo in cprnnto in ultima analisi essa sorge dalla sensazione, ma in quanto ha ,•alorc come 1ucmoria - disposizio• ne, j•omc mo,,·imento adattivo nei vari momenti del processo hiologi– t'Oi dipendcn1i, <1ucsti 1 ,lai ripelcrsi o variare cli determinati' condizioni comr rapporlo Ira psiclw e am– hienlr. 663

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