Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

dio alla is1i1uzionc in ~è, lede l"in– ter('::-S('dello Stato, il lcgislalore, con la norma contenuta ncll"art. 402 del Cocfice Pt•nalt:', puniS<·c- .., cl1i1111qw• 1mbbli,·,wu•11hJ vilit.>Cmle la religione 1/t•llo Stuto >1. Ad inlcgrare il reato prcvislo dal– l'art. 402 non bastu dunque vili1,en– dere mm qualsiasi dottrina religiosu o il ~ntimcnlo religioso generico, <·lit' non trova alcuna tutela giuri– tlit·a nello noslra legislazione penale, ma occorrr vilipendere s1>ecifìcanwu– te e volontarianwnte la religionr del– lo Stato. Critica religiosa e vilipendio La liberti, di dissentire in nuitcria n.·li~io.)n e la liberti, di t·onvinccre il pro1,rio con1radi11ore cercundo di mellcrc in evidenza la vcri1i:1, qtm– lc noi lu concepiamo, prt::,up1lo11c un11 (,'f'rla libertà di disn1¼ione In tprnlc, 1u1r scnzn integrare gli estre– mi del ,•ilipcndio 1 im1,lica neccssa– riumcntc obiezioni, criticltt.", denun– Y.ie di c-rrori, rilie,•o di contraddi– zioni, conseguenze illogiche da <'lii la n•ligionc viene sempre menoma– la 111•1 suo prestigio. La cri1ica, la censura, il bimtimo (a1whe &e vivace, aspro, sco1wenit'n– te). la mancanza ti.i riguardo, le C• eprcssioni scorrette non possono CO• etituirc, in se stessi, gli es1rcmi di vilipendio J>Cr la cui sussistenza si ri<·hicdc, necessariamente, il dolo ttpc,·ifìc-o, ossia !"intenzione nel ttOg• gc110 di produrre, con la propria condotta, un vilipendio. non gii1 111 ttt·nlimcnlo religioso generico, ma t-pt•cifìca1n111cnlf• e ,,ol011tariamcntc alla religiont' dello S1ato. Se_ .. I·osi non fo.iSt•. <·ontraria,m·ntc al <liri110 ricono~iuto dall'ari. 19 d('lla Cos1i1uzionc. chiunque discu– ra i dogmi della religione dello S1.a– to potrebbe facilmente incorrere nel reato 1•rcvis10 dall'art. 402 del Cod. P1•n,, in <1uanto in ogni censura mos– su dall'ateo o dal non <'llllolico alla religione dello s·1a10, il ca11olico rU\'• visa sempre gli cslrt"IIIÌ materiali del , ilipcndio di cui all'art. 402 C.P. Ciò tenendo 1,r1•S('nh" 1 tlourina e ~iurisprudenza, uniformandosi ai dellami del lcgi.sla1ort', hanno sem– pre ritcnulo che non busta l'elemen– to materiale soltanlo " la \'Olontarie- 1i1 tlcl fallo (la 1rnrlf• drtragt•nll' J->Cr :dTermari• e tlichiarart• la punibilità tli dii ha voluto, sia puri" 11s1>rau1eu– ll'. tlimos1rnre !"errore :,U cui si im- 1>cr11ia la rcligio1w <·nttoli<·a. Occor– re anche la sussi:,trnza c.11•1 dolo spe- 1·ifico. E questo <lovTà scm1m~ accer– tarsi atlravcrso uua indagine diretta a ricercare l"intenzionc Jell'ngcnte. \on accertandosi la sussistenza cer– ta di una volontà dirl'lta al fìnc spc– <·ifÌ<·O di vilipemlni~ la religione del– lo Stato, 11011 potrà ~-ia11111rni ra,,vi– sarsi nel fotto il reato ili vilipendio della religione pre,·is.10 dnll'url. 402 Coli. Pen. ]nfotli, at' :ul i111egrare• questo reato non fosse richicslO, uc– eanto allu volonlÌI ,·oscicntt~ e non 1·oar1.1ta di violart• la norma, anche il fine intenzionale di vili11c11tlere la religione dello S1uto, invano sarebbe i-lala conct >s.sa al ci.11ndino la libertà di discussione in materia religiosa :,1mzionata dalrart. 5 Jclln legge 24 giugno 1929 11. J 159 e dull'urt. 19 tl1~lla Costituzione, e 111pili ampia libcrtù di uianifcs111re liberamente il r,roprio pensiero ri«·ono.sciutu d:il– l'nrt. 21 della n0:,tra Co.stitnzione. 531

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